Qualcuno su Twitter ha pensato bene di prendere in giro un po' di giocatori di poker famosi, essendo con tutta probabilità uno di loro: è così comparso recentemente il "Global Cunt Index", un profilo che in maniera sfacciatamente ironica si prefigge di stilare una classifica dove non contano i risultati o l'abilità, ma tratti caratteriali comunque non comuni.
PAROLA D'ORDINE, RIDIAMOCI SU - "Cunt" in inglese significa, almeno in questo contesto, né più né meno che "stronzo", riferito non tanto all'essere delle persone scorrette o cattive, ma ad un certo tipo di atteggiamento strafottente, vagamente fastidioso e un po' da attaccabrighe, senza troppi peli sulla lingua quando si tratta di dare la propria opinione su un altro collega e così via. I giocatori, anziché rimanerne offesi, si sono subito dimostrati entusiasti.
L'intento infatti non è quello di attaccare qualcuno ma di prendersi molto poco sul serio, e molti dei player coinvolti sembrano aver sposato a pieno questa filosofia. Naturalmente non si sa chi si nasconda dietro al profilo Twitter, anche se è molto probabile che nella ristretta cerchia dei professionisti internazionali questo non sia un segreto.
Ma vediamo qual è la prima top ten mensile diffusa dal neonato Global Cunt Index, rilasciata senza particolari motivazioni ad accompagnarla:
- Pratyush "Shane Gamble" Budigga
- Ryan Fee e Daniel "mrGR33n13" Colman a parimerito
- Olivier Busquet
- Griffin "Flush Entity" Benger
- Ancora Pratyush "Shane Gamble" Budigga
- Fedor "CrownUpGuy" Holz
- Grayson "gray31" Ramage
- Carter Gill
- Carter "cswilder" Swilder
- Carter Budigga (che non ci risulta esista, e quindi...)
Spicca quindi la "tripla presenza" di Pratyush Budigga, fortissimo torneista statunitense di origini indiane, e spunta anche un "insospettabile" come Fedor Holz, mentre sono assenti alcuni giocatori che subito sono stati reclamati a gran voce.
LE REAZIONI - C'è chi ad esempio ha detto "quando darete a Jason Mo" il riconoscimento che merita", lui che per non sbagliare ha come account twitter "@cuntycakes123", storpiando il suo stesso nickname che è invece è "carrycakes123". Per la verità Jason Mo è finito fra le "honorable mentions", al pari di Mike McDonald e Scott Seiver.
Se c'è chi dice che "il Global Cunt Index potrebbe essere la cosa più bella del poker dai tempi di Jerry Yang" e chi come Ryan Fee si vanta di aver finalmente raggiunto uno status di importanza, c'è anche chi si ripromette di fare ancora meglio in futuro, come ad esempio Griffin Benger.

Benger è una delle presenze più divertenti nei tornei dal vivo, e ne abbiamo avuto la conferma all'EPT di Malta, dove era uno dei più loquaci al tavolo. Quest'ultimo ha detto: "Mi fa piacere, ma sono rimasto deluso da non essere rientrato fra i primi tre. Sento di non vivere al massimo delle mie potenzialità "cunty", e prometto di riuscire a piazzarmi fra i primi posti il prossimo mese".
Come riuscirci nessuno lo sa, ma quelli dietro al GCI hanno già dato un indizio, commentando un tweet di Andre Marc Ladoucer, dove lodava i finalisti di un evento low che hanno fatto deal accettando subito le cifre proposte senza discutere: "Se vogliono cominciare a scalare la classifica del Global Cunt Index - hanno commentato - sarà bene che inizino a reclamare nel deal più soldi di quelli previsti dal primo premio".