Il piatto piange, direbbe un antico adagio in pokerese "old style". Ma i tempi son cambiati, e se 4 italiani hanno deciso di giocare un torneo da centoundicimila dollari alle WSOP, il fatto che siano usciti al day 1 non rappresenta necessariamente una débâcle su tutta la linea.
I soldi son persi, certo, ma tra bankroll e vendita quote i quattro azzurri che hanno preso parte al One Drop High Roller non si sono certo rovinati, con l'eliminazione.
Abbiamo sentito Dario Sammartino, che quando l'alba di Las Vegas è prossima a fare capolino non è ancora andato a letto. Non pensate però a tilt e disperazione, perchè madgenius è solamente impegnato in una accesissima sessione di FIFA 15 insieme al compagno di stanza Mustapha Kanit, a sua volta fresco come una rosa e che ha anche partecipato ai festeggiamenti dell'amico Kevin Macphee per il braccialetto vinto nel 5k turbo.
"Vado subito al sodo: il torneo è bellissimo e non ho mai visto un super high roller con così tanti fish. Certo, c'erano anche tutti i top, ma lo rifarei mille volte perchè penso che globalmente questo torneo sia un buon affare". Esordisce così Dario, che poi entra nel dettaglio del suo sfortunato day 1.
"Penso di avere giocato un ottimo poker, a parte la mano con AT". Dario si riferisce ad un colpo giocato contro Talal Shakerchi, hedge fund manager britannico con la passione per i super high roller. Non proprio scared money, ecco.

Shakerchi e Sammartino avevano dato vita a un frizzante antipasto, qualche orbita indietro. I due erano finiti ai resti preflop con l'italiano a coprire nettamente il rivale: q q per il nostro, a k per l'inglese. Il flop 10 q 2 regalava un set al napoletano ma insieme a tanta paura, una paura concretizzatasi poi con il 2 al turn, e il a al river non cambiava nulla regalando il raddoppio a Shakerchi.
Quindi si arriva al colpo a cui alludeva Dario, che apre a 25.000, chiamato da Talal Shakerchi subito dopo di lui e anche da Sergey Lebedev sul big blind.
Il flop è 10 9 4 , Lebedev checka, Sammartino c-betta 38mila, chiamato solo da Shakerchi.
Ilturn è un 8 e Dario checka. Shakerchi approfitta dell'occasione e punta 63mila. Dario non sembra aspettare altro e va allin, coprendo l'avversario anche se di poco. Shakerchi effettua il call più veloce della storia mostrando 9 9 per un set, e Dario è drawing dead con i suoi a 10.
"Ero un po' frustrato dal flip perso in precedenza sempre con lui, e ammetto di avere preso una scelta decisamente affrettata", confessa "madgenius".
Adesso l'obiettivo è ricaricare le pile per farsi trovare pronti al Main Event. Lo ribadiamo: l'esperienza di questo High Roller è sicuramente negativa, se non altro da un punto di vista strettamente economico. Ma l'impressione è che ormai alcuni azzurri siano legittimamente di casa anche in tornei come questo, grazie a "diritti-meriti" acquisiti sul campo, perchè se le sorti di un solo torneo dovessero decidere della qualità di un singolo allora non sarebbe poker.
Dei quattro, forse il solo Suriano è ancora qualche gradino indietro a questi livelli, almeno al di fuori della sua specialità d'elezione che rimane l'heads up NLHE. Ma tra i record "stampati" da Max Pescatori nelle varianti e la frequenza con cui i nostri si presentano anche agli appuntamenti più esclusivi, il poker italiano può ormai stazionare nei quartieri alti senza più avere capogiri.