Sono due esempi del "nuovo che avanza" nel poker, anche se uno è da anni un idolo consolidato per gli appassionati italiani. Ma Dario Sammartino ed Anthony Zinno rappresentano davvero una ventata di novità per la platea internazionale, che negli ultimi 12-15 mesi ha potuto apprezzarne i grandissimi progressi e la relativa scalata alle classifiche mondiali.

L'ultimo aggiornamento del Global Poker Index regala ai due giocatori il miglior risultato personale di sempre, che per Sammartino significa 7° posto assoluto e per Zinno la vetta del ranking!
Ecco infatti la top 10 del GPI ranking aggiornata giusto ieri:
Grazie all'ultima perla del WSOP 25k PLO High Roller, Anthony Zinno corona un periodo straordinario, iniziato in febbraio con un triplete WPT (tra cui un high roller che non conta come titolo ufficiale del circuito) e proseguito alle WSOP con 4 tavoli finali prima di centrare il bersaglio pieno.
Analogamente, Dario Sammartino si vede gratificato del suo miglior piazzamento di sempre nel GPI, settimo assoluto, in virtù del pazzesco EPT Grand Final e di una edizione WSOP impreziosita da due importanti tavoli finali.
COME FUNZIONA IL GPI
Come sapete, il Global Poker Index è un tipo di ranking che mira a premiare la continuità nelle prestazioni, e per ogni torneo valido assegna un punteggio secondo criteri prestabiliti in relazione a buy-in e numero di iscritti. Questi punteggi vengono poi moltiplicati per il cosiddetto AGING FACTOR, un parametro che valorizza al massimo i risultati ottenuti negli ultimi 6 mesi, e "deprezza" gradualmente i risultati più vecchi fino a 3 anni addietro, soglia massima per rendere un punteggio valido ai fini della classifica. Tutto è spiegato adeguatamente in questa infografica:
E chiudiamo con tre curiosità:
BEST ITALIAN EVER
Il settimo posto appena raggiunto da Dario è il piazzamento più alto mai toccato da un italiano da quando esiste questa tipologia di ranking, e migliora il precedente record che già apparteneva al super-pro napoletano (8° posto, ottenuto due volte), che è il migliore azzurro in classifica dal 3 di giugno, data del sorpasso su Mustapha Kanit.
MAI 2 ITALIANI IN TOP 10
Proprio quel giorno Mustacchione e Dario si scambiarono le posizioni, con quest'ultimo che da undicesimo diventò decimo e Kanit che fece il percorso inverso. Quel giorno l'Italia è stata più vicina che mai a un traguardo fino a qualche tempo fa impensabile, ovvero avere due italiani nei primi 10. Ma vista la prepotenza con cui i due azzurri si stanno imponendo anche nello scenario internazionale, l'auspicio è che anche qui sia solo una questione di tempo.
MAX NON AL MAX
Sembra incredibile, ma i due braccialetti conquistati quest'anno non bastano a Max Pescatori per ottenere il suo personal best nel GPI. Il pirata italiano è oggi 115° (3° italiano dietro Dario e Musta), mentre nell'aggiornamento appena successivo al secondo braccialetto del 2015 (24 giugno) era 112°. Ma il miglior piazzamento GPI della sua carriera risale al 22 agosto 2011, quando Max raggiunse la 97esima posizione. Era un risultato frutto di una edizione WSOP ottima (6 piazzamenti con un tavolo finale sfiorato) ma anche della vittoria ottenuta alla Notte del Poker nel febbraio dello stesso anno.
Da qualche tempo Max ha diradato gli impegni live internazionali concentrandosi primariamente sulle WSOP. Il crollo dell'offerta italiana su buy-in qualificanti per il GPI (che considera solo gli eventi da 1000 dollari in su), e la conseguente mancanza di risultati da accompagnare, hanno fatto sì che le straordinarie World Series di Pescatori (2 braccialetti e il record di 7 entrate a premi) non risultino così ancora adeguatamente ricompensate dalla classifica. Anche qui, con gli importanti eventi in calendario tra fine estate ed autunno, la situazione potrebbe sensibilmente migliorare per lui.