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Sune Berg Hansen: come vincere al cash game NL10

Impegnato ad insegnare le basi del cash game ad alcuni suoi studenti, il giocatore professionista danese Sune Berg Hansen ha raccolto alcune considerazioni strategiche sul NL10 nel suo ultimo intervento sul blog personale.

“Batto regolarmente i middle stakes da ormai quattro anni ed ultimamente, in seguito ad un programma di coaching che sto seguendo da vicino, mi sono ritrovato a dover spiegare ad altri ragazzi gli accorgimenti tecnici per vincere al NL10. Devo dire che il compito non si è rivelato semplice come pensavo, ed infatti ho dovuto rivedere alcuni concetti che solitamente tendo ad interpretare in altro modo.

Innazitutto, è meglio specificare subito che al NL10 si gioca in maniera completamente diversa rispetto al NL600. Queste le differenze principali:

  1. Un sacco di limper
  2. I giocatori sono molto più loose-passive, sia preflop che postflop
  3. Le size delle puntate sono tutte sballate e ci sono molte azioni da fish
  4. Gli avversari sono facilmente exploitabili
  5. Gli stessi non si accorgono se siete voi a fare giocate exploitabili
  6. In generale giocano tutti straightforward

Pertanto, qual è la corretta strategia per questo livello?

1. I giocatori che limpano al NL600 sono tutti perdenti! Il poker aggressivo è quello vincente, e per sperare di sopravvivere limpando bisogna essere dei veri mostri nella lettura degli avversari. Ai limiti alti, quelli che limpano vengono riconosciuti subito e fatti fuori in un attimo. Al NL10 i limpers sono di più in ogni tavolo, e ciò dà loro la possibilità di sopravvivere più a lungo.

In generale, questi player sono scarsi anche postflop, per cui guardarsi più flop (specialmente in posizione) ha un senso. Ogni volta che avete una mano con buone implied odds, isolate! Se vi seguono in tanti allora è meglio avere mani che possano chiudere punti forti, come le pocket pair, i migliori broadway e i suited connectors. Una cosa importante da ricordare è che non avrete molta fold equity, quindi per vincere il piatto vi occorrerà avere davvero qualcosa di decente.

2. Gli avversari tendono a vedersi più spesso il flop e a foldare meno nelle street successive. Tutto ciò cambia di molto il gioco. Poiché non potrete bluffare contro le calling station (alcune volte si può anche fare ma bisogna isolare accuratamente gli spot giusti), per vincere soldi dovrete chiudere bei punti e farveli pagare. I giocatori di questo livello non foldano molto spesso, quindi aspettate una big hand e portateli a valuetown.

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3. I giocatori scarsi vi riveleranno molte informazioni tramite le size delle puntate. Di solito faranno poco con mani brutte e tanto con quelle migliori. Donkbetteranno maggiormente rispetto ai midstakes e questa azione indicherà quasi sempre debolezza. Una piccola donk bet starà spesso a significare un flush draw, un progetto di scala, oppure una middle pair. Solitamente faccio raise su tutte le donkbet se non ho read specifiche. Credo che sia una strategia piuttosto profittevole al NL10. Però non fatelo con air contro quelli che davvero non foldano mai.

Nota speciale: se un oppo donkbetta, voi rilanciate, lui chiama e poi ripete la stessa azione sul turn, allora non passerà mai ad un raise. Pertanto, rilanciate solo per valore in situazioni del genere. Quanto al check-raisare: di solito quando uno scarso min-checkraisa sul flop non ha mai niente di troppo buono. Vuole sapere dove si trova nella mano e voi spiegateglielo 3-bettando. Se tuttavia min-checkraisa al turn allora state attenti: è altamente probabile che abbia una buona mano.

4 e 5. Se sono calling station allora giocano in maniera facilmente exploitabile. Bettate di più quando avete qualcosa di forte e aumentate man mano la size fino a quando otterete un fold. In questo modo punterete uguale quando vorrete farli passare e farete la size più alta che hanno chiamato in precedenza quando vorrete invece essere callati.

Questa cosa non potrete però farla contro i giocatori più bravi, ed è infatti uno dei problemi che s’incontrano più spesso quando si procede al level-up; le azioni che vi facevano vincere agli stakes più bassi verranno poi facilmente exploitate a quelli più alti. Tornando comunque al NL10, un altro aspetto da mettere in evidenza è che i giocatori non comprendono la forza relativa della loro mano. Pertanto, se vi accorgete che hanno qualcosa di piuttosto buono ma leggermente inferiore a quello che avete voi, andate all-in! Anche se si tratta di una grossa overbet, loro non vorranno/potranno foldare.

6. I giocatori del NL10 non bluffano molto, e quelli che tendono a farlo di più vanno subito broke. Di conseguenza, se qualcuno vi 3-betta a 2,5 dopo che avete aperto di 30 centesimi, avrà quasi sempre una mano molte forte e potrete foldare serenamente anche con JJ.”

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