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In Cina non si scherza: la star Guo Meimei condannata a 5 anni per gambling

Che in Cina ci vadano giù pesante con chi trasgredisce le regole è un fatto noto a tutti e infatti i cittadini della nazione più grande al mondo sono sempre molto attenti a non commettere reati. D'altronde la legislazione cinese prevede punizioni severissime anche per i crimini considerati "da poco" in occidente, quali l'evasione fiscale, il consumo di stupefacenti e il gioco d'azzardo clandestino. In alcuni casi si arriva addirittura alla pena di morte per una di queste imputazioni, una pratica nella quale la Cina detiene il triste primato (più di 3.000 esecuzioni solo nel 2014).

Tuttavia, come in ogni paese del mondo, c'è chi crede di essere superiore alla legge grazie a un po' di fama acquisita nel corso tempo e se ne infischia palesemente delle regole. Se questo fatto spesso rimane impunito alle nostre latitudini, sicuramente non è così in Cina e lo sa bene Guo Meimei, una "internet celebrity" che ora dovrà affrontare un periodo detentivo di cinque anni e una molta da 8.000$.

Di lei avevamo già parlato in un articolo di circa un anno fa, quando fu arrestata per aver organizzato una serie di scommesse illegali durante il Mondiale 2014 in Brasile: all'epoca era venuto fuori che la bella e apparentemente innocente Guo era in realtà la regina del gambling underground di Macao, a capo di un traffico tale da permetterle di incassare centinaia di migliaia di dollari.

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Nell'ultimo anno le accuse nei suoi confronti si sono aggravate, sia perché è venuto fuori che, oltre alle scommesse, gestisse anche molti tavoli di poker nella sua abitazione privata di Macao (dove, tra l'altro, si prostituiva), sia perché l'accusa ha portato in tribunale delle dichiarazioni rilasciate in un'intervista nelle quali Meimei ammette di "amare il gioco d'azzardo" e di aver gamblato anche in un appartamento di Pechino. Questo fattore risulta particolarmente grave perché se il gioco d'azzardo è legale a Macao (nei casinò ovviamente), non lo è affatto negli altri territori cinesi, dove si rischiano pene pesantissime anche solo per un semplice home game tra amici.

Non sono state trovate prove a supporto delle sue dichiarazioni (e per lei è meglio così), ma il giudice ha deciso comunque di punirla severamente e lanciare un messaggio al popolo cinese: giocare d'azzardo è legale solo ed esclusivamente nei casinò di Macao. Per farselo entrare bene in testa, Guo Meimei avrà cinque anni di tempo...

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