Uno studio che intreccia il poker con la psicologia, inerente i tratti di personalità che caratterizzano i giocatori di poker online, è stato portato recentemente a termine da Paul Fayngersh e Mark Kizelshtein. Obiettivo, evidenziare se esistono dei tratti di personalità presenti nei giocatori di poker in misura significativamente maggiore rispetto al resto della popolazione.
Per ottenere i propri dati, gli autori hanno fatto riferimento a due delle più grandi community di poker online statunitensi, ovvero quella di TwoPlusTwo e di DeucesCracked, che hanno visto partecipare infine un campione di soli uomini pari a 62 soggetti.
A loro è stato presentato un questionario online incentrato sul Big Five Inventory – uno dei test più utilizzati in psicologia quando si intendono studiare i tratti di personalità – e che raccoglieva inoltre alcuni loro dati socio anagrafici, nonché statistiche di gioco dei loro HUD, spalmate su un campione di sei mesi.
Incrociando i dati ottenuti dal campione con quelli derivanti da un altro studio sulla popolazione statunitense, gli autori hanno riscontrato una differenza statisticamente significativa per quanto riguarda le dimensioni di amicalità, coscienziosità ed energia.
In particolare, il campione dei giocatori osservati risulterebbe come più introverso, meno accomodante ed anche meno coscienzioso rispetto alla media della loro popolazione di riferimento.
Se in qualche modo caratteristiche come l’introversione e il fatto di essere in qualche misura più egoisti verso gli altri possono coincidere con quello che è lo “stereotipo” del giocatore di poker, il fatto che i poker players emergano come procrastinatori, non orientati al successo ed al raggiungimento degli obiettivi appare come un dato sorprendente e contro intuitivo.
Ad onor del vero, va sottolineato come il fatto di concentrarsi esclusivamente sui tratti di personalità appaia in qualche misura limitante: non vengono infatti considerati aspetti come il proprio contesto familiare, culturale e sociale nonché l’istruzione ricevuta, tutti elementi che invece possono concorrere nel tracciare un quadro più esaustivo.
Inoltre, il fatto che il campione sia numericamente ridotto e formato solo da una parte dell’intera popolazione dei giocatori di poker – ovvero da giocatori maschi, che praticano il poker online e frequentano assiduamente i forum dedicati – impedisce di generalizzare i risultati ottenuti.
Tuttavia, questa ricerca offre comunque spunti interessanti per studi successivi, e può essere considerato un primo, incoraggiante passo nell’arricchimento di una letteratura psicologica inerente il tema della personalità dei giocatori di poker che, al momento, appare piuttosto scarna.
Piero "Pierelfo" Pelosi