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Phil Hellmuth lascia il suo sponsor storico UB?

phil-hellmuthTra Phil Hellmuth e il suo sponsor storico UB spira aria di divorzio, secondo recenti ed autorevoli rumors. Uno dei più grandi nomi del poker mondiale potrebbe presto rimanere ‘free agent’, libero da impegni contrattuali. Si sarebbe - di fatto - innescata una lotta di potere tra il giocatore ed il sito di poker online.

A sostenerlo è l’informatissimo Mike Johnson - moderatore del noto forum 2+2 – che ha fatto notare come ‘Poker Brat’ si sia presentato all’evento televisivo PokerStars NAPT Bounty Shootout, senza la nota patch di UB. Un’obiezione che potrebbe essere facilmente giustificata dal regolamento del torneo: Mike Mizrachi, ad esempio, al final table non aveva alcun logo sul cappellino, essendo il suo sponsor un diretto concorrente di Stars, organizzatrice del torneo. Ma Johnson sottolinea che Phil Hellmuth gira per i tornei da alcune settimane senza alcuno sponsor.

Secondo accreditate fonti, le parti sarebbero lontane dal rinnovo contrattuale per un problema di vil denaro. Le richieste del player di Palo Alto sarebbero troppo onerose per le casse di UB e, con ogni probabilità, presto Hellmuth sarà ufficialmente sul mercato. Già in estate, Liv Boeree non era riuscita a rinnovare con il network UB-Absolute Poker per questioni economiche, approdando poi a PokerStars.

In molti sostengono che Phil Hellmuth oramai non abbia più l'appeal di un tempo: i risultati continuano a latitare mentre le polemiche sono all’ordine del giorno. Ma è innegabile che – soprattutto negli Stati Uniti  - Hellmuth garantisca, sotto il profilo marketing e pubblicitario, un ritorno importante per l’intero settore. Se all’interno del mondo del poker il suo nome può aver perso attrattiva, rimane uno dei giocatori professionisti più noti al grande pubblico, extra settore, e per l’industria del gioco è sempre uno dei testimonial più noti.

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Mike Johnson ipotizza scenari futuri interessanti per Phil: “nel caso dovesse rimanere free agent, vi sarebbe uno 'snap-call' da parte di PokerStars e Full Tilt Poker. Tuttavia è lecito chiedersi se Phil desideri condividere le luci della ribalta con altri grandi campioni legati al suo stesso brand. Sono certo che Hellmuth non vorrebbe mai misurarsi con i campioni della red room, quindi vi sarebbero maggiori possibilità di vederlo firmare un contratto con PokerStars”. In effetti, è nota l’amicizia e la stima tra il player californiano  e Daniel Negreanu, mentre con Phil Ivey si è innescata da tempo la polemica sul record di  braccialetti WSOP.

“Tra i due litiganti – prospetta Mike Johnson – potrebbe prevalere il terzo incomodo: PartyPoker che sembra intenzionato a rientrare nel mercato statunitense. Diverrebbe il testimonial numero uno”. Tony G permettendo.

C’è anche una soluzione più affascinante: “Phil potrebbe decidere di crearsi, come Doyle Brunson, una propria poker room”. Ma cosa ne penseranno tutti i players derisi ed insultati al tavolo dallo stesso ‘Poker Brat’?  “Hellmuth – sostiene Johnson – potrebbe legarsi ad una delle multinazionali del gioco di Las Vegas come MGM o Harrah’s che stanno investendo per il loro ingresso nell’online”.Tra poche settimane conosceremo il futuro di Phil.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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