Da sempre poker e showbiz si fanno l’occhiolino. Ma da quando il Texas Hold’em è diventato un fenomeno di costume globale, sembra che le celebrities a stelle e strisce, e anche quelle nostrane, facciano a gara per sedersi a qualche tavolo televisivo.
Certamente i programmi di poker dove si mixano Star e Pro fanno salire l’audience. Vedere i vip annaspare inseguendo le carte o fatti a pezzi dai Pro è una goduria per il pubblico generalista. Tuttavia, i puristi del poker hanno spesso criticato questo genere di manifestazioni. Difficilmente – dicono – i personaggi del mondo dello spettacolo sanno cosa stanno facendo al tavolo, e la loro presenza dà al Texas Hold’em un’immagine basata più sulla fortuna che sulle skill necessarie per essere un player.
Ovviamente non è questa l’immagine che i giocatori professionisti di poker vogliono dare al grande pubblico. Dunque, pare legittimo chiedersi se le celebrities siano davvero un bene, oltre che per gli ascolti in tv, anche per il poker e dopotutto sì…lo sono.
Lo spettatore medio del programma di poker non ha idea di chi siano Phil Ivey o Tom Dwan, ma se al tavolo ci sono anche Paris Hilton o Francesco Totti – ad esempio – è facile che interrompa lo zapping: vede un viso familiare con cui si può identificare ed è curioso di sapere cosa sta facendo. Che gioco è? Come funziona?... Sembra divertente, forse lo proverò anch’io.
Così le celebrities agganciano il telespettatore e lo introducono al poker. Lo stesso meccanismo scatta quando questi personaggi sono sponsorizzati dalle poker room, creando un indotto di nuovi giocatori di poker.
Un altro aspetto positivo della presenza delle celebrities nel poker è quando si parla di tornei per beneficenza. Sempre più spesso il poker è usato come raccolta fondi per cause umanitarie o singoli casi umani, e la presenza dei personaggi del mondo dello spettacolo non solo aumenta le entrate, ma porta all’attenzione di un più vasto pubblico la causa della beneficenza in oggetto. Un esempio perfetto è il torneo di beneficenza Ante Up For Africa, organizzato da Annie Duke e Don Cheadle: il fatto che personaggi come Matt Damon, Ben Affleck, Evander Holyfield e altri ancora abbiano partecipato ha garantito la massima copertura mediatica col risultato che milioni di persone sono venute a conoscenza della terribile situazione nel Darfur.
Insomma, è vero che può essere frustrante per un player osservare il gioco dei vip in televisione, ma i benefici che questi personaggi portano sono a vantaggio della società quando si parla di beneficenza, e anche di tutta la nostra community: pubblicità, nuovi giocatori e soldi freschi, la linfa di cui il poker ha bisogno!