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Terrence Chan: "dopo i tagli di Stars è la fine dei grinder online? Ecco chi rischia.."

C'è molto di Terrence Chan dietro al successo di PokerStars. Nei primi anni 2000, quando ad Isai Scheinberg venne l'idea di sviluppare un software per il poker online, si avvalse della consulenza del poker pro di Vancouver. I suoi consigli furono indispensabili per creare la piattaforma migliore nel panorama dell'online.

Chan è amico da più di 15 anni della famiglia Scheinberg e quest'estate ha sostenuto la candidatura del fondatore di PokerStars per la corsa (vana) alla Poker Hall of Fame.

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Terrence Chan

Il giocatore canadese ha voluto commentare le recenti modifiche del Vip System, partendo da lontano: "all'inizio non esisteva rakeback. C'era solo la rake. Ai tempi di Planet, Paradise e PartyPoker, nessuno pensava che il 5% su 3 dollari fosse un ottimo affare, era uguale o inferiore alla maggior parte della rake che facevano pagare i casinò live. Non era però un problema: i giochi erano così profittevoli... Se avete giocato a poker seriamente nell'epoca di Moneymaker, Raymer, Hachem e Gold, sapete bene che il denaro cadeva dal cielo e atterrava con facilità nel vostro conto in banca".

"C'è poi stata la corsa alla rakeback. PokerStars sapeva che la gente era affamata di rakeback e così ha creato un suo Vip System. L'idea di creare un sistema a più livelli è stata brillante. Più giocavi e più alto era il tuo status, più alto era il tuo status e più guadagnavi. Eri spinto a giocare di più. Ora Stars ha fatto fuori i giocatori high rollers, non vuole più averli come partner, non vuole più avere players che guadagnano 50.000 e più all’anno. La loro presenza è ritenuta non idilliaca per l'ecosistema pokeristico".

Chan premette: "non voglio giudicare questa manovra da un punto di vista etico: comprendo anche le decisioni in ottica aziendale. L'unico giudizio morale che voglio esprimere è sul tempismo nel comunicare questi tagli. Queste persone hanno stretto una sorta di un contratto con Stars, con un rakeback già stabilito per il 2016. Avrebbero dovuto annunciare questi cambiamenti con 12 mesi d'anticipo.

Comunicando queste novità così tardi, hanno mantenuto i volumi alti e, in questo modo, il valore delle azioni è rimasto elevato. Dovrebbero mantenere gli accordi presi con i giocatori per il 2016. In tutti i casi, hanno il diritto (e la responsabilità) di revisionare il Vip System come meglio credono per massimizzare i profitti a lungo termine della loro azienda. Stars non è obbligata a mantenere i giocatori di poker. La mia critica è solo sul tempismo".

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E' interessante l'analisi dell'ex consulente di Scheinberg sulle implicazioni: "le conseguenze di questo cambiamento sono enormi. La morte del professionista online è stata previsa molte volte, ma oggi è realistico pensarlo. Non vi sarà un'implosione improvvisa, l'action non si arresterà l'1 gennaio, ma almeno nel breve termine ci sarà una contrazione significativa di liquidità e i pro marginali difficilmente potranno sopravvivere. Se sei un professionista online e non hai fatto almeno 100.000$ all'anno negli ultimi 24 mesi, inizia a farti delle domande. Se sei un aspirante professionista e non hai fatto ancora il salto di qualità, devi pensare a lungo prima di continuare a grindare”.

Chan dichiara in maniera dura: “l'obiettivo di Stars è quello di creare un equilibrio, nel quale ognuno perde poco, ma perde". Naturalmente questa è l'opinione personale di Chan, ex consulente ed amico dell'ex proprietario. Un punto di vista autorevole ma comunque di parte.

Con ogni probabilità, nel breve periodo potrebbe realizzarsi lo scenario ipotizzato da Chan, ma con l'eliminazione dei software e una maggiore presenza di giocatori occasionali (con una vita pokeristica media molto più lunga), sulla piattaforma il gioco potrebbe tornare interessante come ai tempi di Moneymaker e Raymer, giorni tanto cari a Chan. L’obiettivo di Stars, oltre a quello di garantirsi profitti migliori nel lungo termine, è  di ricreare una liquidità tale (e un traffico meno dopato) da consentire ai giocatori forti di poter guadagnare ai tavoli e non con la rakeback.

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