Vai al contenuto

"C'ho scala...": memorabile epic fail di Ted Lawson alle WSOP

Quante volte vi è capitato di essere convinti di avere colore perdendo un grosso piatto, o di scambiare un 8 per un 9 e credere di avere scala lasciando sul tavolo i massimi? Incidenti di percorso accaduti più o meno a tutti, ma a quanti di voi è successo 3 left a un evento WSOP?

Siamo nel giugno 2004, il newyorkese Ted Lawson è uno dei tanti imprenditori con il pallino del poker, e al terzo torneo giocato in vita sua si ritrova a lottare per un braccialetto delle World Series Of Poker. Si tratta dell'evento numero 31, Pot Limit Omaha da 5.000$ di buy-in, uno degli ultimi tornei prima del Main Event che verrà poi vinto da Greg "Fossilman" Raymer.

A contendere il braccialetto a Ted si ritrovano due pro come Freddie Deeb e Lee Watkinson. A un certo punto, su un innocuo piatto limpato succede il finimondo. Watkinson limpa da bottone con k q 10 6 , Lawson aggiunge con 8 8 9 5 e Deeb checka con i suoi j j j 2 . Il flop è 10 7 4 e i tre fanno check.

Sul turn 10 i bui checkano ancora e Watkinson punta, ma Lawson annuncia il check-raise mettendo ai resti Lee, mentre Freddy si fa da parte. Quando Watkinson fa call Lawson dichiara "I got straight", nell'imbarazzo generale. Tuttavia nessuno glielo fa notare, e il povero Ted se ne accorge solo dopo che il river 2 è stato servito, e la dealer sta per assegnare il piatto a Watkinson.

Inevitabile l'ironia dei commentatori, che già allora erano Lon McEachern e Norman Chad. Ted tenta di persuadere il tavolo cercando di comporre la propria scala, ma improvvisamente si accorge dell'errore ed ha un gesto di stizza, mentre Watkinson ovviamente ringrazia e incassa.

Scopri tutti i bonus di benvenuto

Ecco il video integrale della mano (perdonate la qualità pessima ma non c'era di meglio in giro)

[youtube]https://youtu.be/wPKIrKZLXLg[/youtube]

Ah dimenticavo: indovinate chi ha poi vinto il torneo...

wsop-lawson

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI