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Irish Open, Tamburini tra i primi

Sta per prendere il via il day3 dell'Irish Open al Citywest Hotel di Dublino. I 64 giocatori rimasti sono tutti "in the money", ed oggi si lottera' fino a comporre il final table che verra' disputato domani. Tra i primi nel chipcount l'italiano Massimiliano Tamburini (foto), che ha scalato la classifica fino a terminare il day 2 in 8° posizione assoluta.
Una Pasqua speciale per il bravo player italiano, di cui si ricorda un ottimo tavolo finale al Main Event Liegi Nuts di Roma, nello scorso febbraio.

Ecco il chipcount (prime dieci posizioni):

Andy Bradshaw, 283500
Lee Brooke-Pearce 283500
Andrew Pantling 282100
Atanas Gueorguiev 220300
Eddie Kavanagh 211600
Albert Iversen 211400
Cormac Delaney 209600
Massimiliano Tamburini 192500
Martin Lynch 191800
Paul Zimbler 187300

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Le aspettative sono ottime, anche per il fatto che praticamente tutti i favoriti sono stati eliminati nei primi due giorni. Tra i giocatori di "nome" sono rimasti il finlandese Jani "KObyTAPOUT" Vilmunen, regular agli high stakes su Full Tilt, il connazionale Mika Paasonen, e i francesi Paul Testud e Pascal Perrault.
Va da sè che - a questi livelli - ogni giocatore è temibile, ma ciò non sposta di una virgola le nostre speranze in un grande risultato di Massimiliano!

 

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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