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Partito l'Irish Open

Al Citywest Hotel di Dublino ha preso il via ieri una straordinaria edizione dell'Irish Open. Sono 700 gli iscritti al day1, e tra loro c'è' un numero impressionante di campioni e grandi giocatori, a comporre un field di qualità davvero rara. Alcuni nomi? Phil Laak, Dan Harrington, Roland De Wolfe, Julian Thew, Andy Black, Vicky Coren e un tasso di skills ai tavoli notevolmente alto. 3.200€+300€ di buy-in, 10mila chips di partenza, livelli da un'ora. Il detentore è Neil "bad beat" Channing (nella foto), trionfatore l'anno scorso nell'heads up contro l'idolo locale Donal Norton. Per Neil il premio fu di ben 801.400€. Quest'anno, anche se il numero di players è cresciuto, a causa del buy-in ribassato (l'anno scorso era 4.200€, ndr) il primo premio sarà più "contenuto", se così può dirsi per 600.000€!!!

A premio andranno in 72 e tra loro certamente non ci sarà Brian Townsend, uscito dopo pochi minuti in un "cooler". Set di 5 per lui, set di assi per l'avversario e la corsa di "sbrugby" si esaurisce dopo neanche metà del primo livello. Farà decisamente meglio di lui la sua fidanzata Kara Scott (foto a lato), la bella host delPokerstars European Poker Tour, stavolta nelle vesti di giocatrice e presente fra i 311 che sono riusciti a raggiungere il day 2.
Il Paddy Power Irish Open si concluderà il giorno di Pasqua, domenica 13.

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Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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