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Intralot nel poker online italiano

Un nuovo competitor si affaccia sul mercato italiano del poker online, e del gaming in generale...anzi due. Se e' ormai noto che Partygaming ha chiesto ed ottenuto licenza AAMS per diventare operatore nel nostro mercato, e' di ieri la notizia che Intralot, colosso greco del betting, ha appena stretto un accordo con la stessa partygaming per l'utilizzo della collaudata piattaforma dello storico operatore di poker online, Partypoker per l'appunto.

Intralot si prepara così all'esordio sul nostro mercato, che sembra far gola a sempre più operatori stranieri. L'aggiunta del poker al business di Intralot è dunque parte di una strategia che ha visto il colosso greco ottenere licenza prima per il betting sportivo ed ippico, completando quindi l'offerta con una propria poker room online, grazie all'accordo con Partygaming. Il tutto partirà a fine mese con il gioco per soldi finti, seguendo la trafila e la tempistica prevista dai protocolli AAMS per il gradale ingresso di ogni nuovo operatore sul mercato.

Grande soddisfazione ha espresso Enea Ruzzettu, amministratore delegato di Intralot Italia "Conquisteremo il nostro spazio nel mercato italiano, garantiremo dei bonus ai nuovi utenti e stiamo già selezionando grandi testimonial per il nostro marchio, e per attivare iniziative in collaborazione con le associazioni che organizzano tornei live”.

Un'altra buona notizia per Partygaming arriva dagli USA dove la società "madre" ha appena trovato un accordo definitivo con il D.O.J., il Dipartimento di Giustizia americano. Partypoker, la poker room del gruppo, era leader mondiale incontrastato del settore fino all'entrata in vigore della famosa UIGEA, nel 2006. Successivamente, Partypoker si defilò, non accettando più nuovi giocatori dagli USA e iniziando una lunga trattativa con il D.O.J. per evitare guai giudiziari. L'accordo trovato impegna Partygaming USA a versare nelle casse del Department of Justice 105 milioni di dollari in rate semestrali, l'ultima delle quali scadrà nel settembre 2012. In cambio, il DOJ non procederà contro Party per le sue attività nel gaming online durante gli anni precedenti all'UIGEA.

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Ora che l'accordo è stato raggiunto, il CEO di Partygaming Jim Ryan è raggiante: "L'accordo raggiunto con le autorità USA è passo importante per PartyGaming. E' stata una trattativa lunga e complessa, ma abbiamo raggiunto un accordo amichevole che onora l'importanza del nostro business, rispettando gli interessi dei nostri azionisti. Inoltre ci consente di perseguire opportunità strategiche e organiche che prima ci erano precluse"

Tra queste ultime, c'è certamente anche l'ingresso in nuovi mercati come quello italiano, e Intralot sarà dunque la prima "skin" italiana della nuova piattaforma online di Partygaming. A questi due nuovi protagonisti va il nostro augurio di buon lavoro.

 

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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