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Max Kruse e il portafogli da 75.000€ lasciato in taxi: una sessione vincente andata in fumo?

La notizia, partita dal tabloid tedesco Bild, ha fatto il giro del mondo tra portali e testate sportive, compresa la "Gazzetta dello Sport": ma in realtà pochi sembrano aver capito cosa davvero sia successo a Max Kruse, attaccante del Wolfsburg e della nazionale tedesca, ma soprattutto appassionato di poker.

Il suo pallino per il texas hold'em era noto già dal 2014 quando, non convocato dal C.T. Joachim Löw per il mondiale di calcio (poi vittorioso), trascorse il periodo a Las Vegas a giocare le WSOP, con la perla di un terzo posto da 36mila dollari in un evento No Limit 2-7 Draw Lowball.

Come raccontano i giornali, il 17 ottobre scorso era stata una giornata sportivamente pazzesca per Kruse, che aveva messo a segno una tripletta nel match casalingo vinto contro l'Hoffenheim e terminato 4-2. Ad oggi quelle tre reti rappresentano il 50% del totale di gol segnati quest'anno in Bundesliga da Max, nelle 22 presenze che ha totalizzato, ma era comunque un'impresa da festeggiare. Infatti Kruse si recò a Berlino per fare serata, destinazione piuttosto lontana (da Wolsburg sono 220km) ma non certo scelta a caso: in quel periodo allo Spielbank si tenevano le WSOP Europe, e proprio il giorno dopo si sarebbe tenuto il Main Event poi vinto da Kevin Macphee.

Le cronache raccontano che, verso le 6 del mattino e mentre si trovava in un bar della capitale tedesca, Kruse si accorge di avere smarrito il portafoglio, probabilmente lasciato sul sedile posteriore di qualche taxi. Una disavventura che può capitare, ma dalla denuncia subito sporta dall'atleta tedesco emerge che dentro c'era qualcosa come 75.000€!!!

Il procuratore del calciatore, Thomas Strunz (sì, proprio lui), si è rifiutato di rilasciare commenti su cosa facesse il proprio assistito con 75mila euro nel portafogli, ma la spiegazione potrebbe essere molto semplice: scartata l'ipotesi di una vincita in qualche torneo (che non risulta dal profilo Hendon Mob del ragazzo), l'unica ipotesi che rimane in piedi è quella di una vincita ottenuta a un tavolo cash. L'action allo Spielbank è già buona in vari periodi dell'anno, ma nei giorni delle WSOPE (le prime mai disputate a Berlino) l'intensità e il livello degli stake erano decisamente schizzati verso l'alto.

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Kruse poi non corrisponde al prototipo del calciatore straricco che si dedica al poker per puro svago incurante dei soldi persi a No Limit Hold'em, ma piuttosto a quello del provetto variantista, che ama spaziare tra le specialità meno "mainstream", dall'Omaha ai draw games. E' dunque molto probabile che quel portafogli così pieno fosse frutto di una proficua sessione a qualche tavolo high stakes dello Spielbank. Un profitto certo importante, di cui tuttavia avrà goduto qualche fortunato (e non troppo onesto) tassista.

Per la cronaca, nonostante la disavventura Kruse si presentò regolarmente all'allenamento la mattina seguente. Il bankroll non gli manca di certo, ma a quanto pare neanche il mindset.

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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