Gli americani sono bravissimi ad inventarsi eventi: la reunion di un gruppo musicale ormai sciolto è quasi un classico, ma che questo succedesse anche nel poker davvero non ce lo aspettavamo!
Ci ha pensato il Foxwood Resort Casino di Mashantucket, una cittadina del Connecticut, che nell’ambito del XIX° Mega Stack Challenge ci offrirà la possibilità di rivedere giocare tutti insieme nientemeno che Jonathan Duhamel, John Racener, Joseph Cheong, Filippo Candio, Michael Mizrachi, John Dolan, Jason Senti, Matt Jervis e Soi Nguyen, anche noti come i November Nine 2010!
L’otto febbraio, i nove ragazzi d’oro del poker - a distanza di appena due mesi dal final table del Main Event WSOP che li ha resi celebri - per la prima volta saranno di nuovo insieme. Parteciperanno ad uno speciale torneo di tre tavoli assieme ad altri 17 player, che si qualificheranno con satelliti (iniziati ufficialmente ieri 11 gennaio) direttamente al Foxwood Casino, e pare ad una celebrity la cui identità non è ancora stata rivelata.
“Sarà una reunion leggendaria, la prima nell’era del poker moderno, che si svolgerà sotto lo sguardo attento della community del poker internazionale", ha commentato il portavoce del Foxwoods Casino. "Siamo onorati ed orgogliosi di ospitare queste superstar del poker mondiale e poter condividere l’evento con tutti gli appassionati.”
Anche il campione del mondo Jonathan Duhamel ha detto la sua: ”Sarà divertente, è una possibilità davvero unica quella di giocare di nuovo insieme. Sono tutti dei bravi ragazzi!”. Jason Senti, 7° qualificato, condivide l’opinione di Duhamel: ”Sono impaziente di rivedere i ragazzi, alcuni di loro non li ho più incontrati dopo il Main Event e per quanto riguarda la vittoria dell’evento… beh questa volta è il mio turno.” Chissà invece cosa ne pensa il nostro Filippo Candio che – ancora una volta – compirà il miracolo di metterci tutti d’accordo su chi dovrà essere il dominatore dell’evento.
Patriottismo a parte, una riflessione sorge spontanea: non sarebbe stato più divertente se fosse stato una sorta di “re-match” da giocarsi esclusivamente tra i nove player? Probabilmente sì. E se si trattasse solo di abile marketing per rilanciare uno dei grandi casinò americani ormai boccheggiante per la crisi? Assolutamente sì!