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Liquidità internazionale nel poker: serve accordo bilaterale tra Italia e Francia

Una settimana fa, lunedì 2 maggio, il Senato francese ha completato la revisione definitiva del disegno legge "République numérique" (Repubblica digitale) e il giorno dopo i senatori hanno approvato il testo con votazione pubblica.

La chiusura dei lavori parlamentari è stata annunciata con toni trionfalistici da parte dell'ARJEL (l'ente governativo per la regolamentazione del gioco online) su Twitter. Le autorità transalpine hanno annunciato l'adozione di tre emendamenti nel settore del poker su internet: il primo contro la dipendenza da gioco, il secondo sull'istituzione della figura del mediatore giuridico tra rooms e players (come vi avevamo spiegato in questo articolo) e il terzo sull'apertura alla liquidità europea.

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La partita decisiva si gioca all'Assemblea Nazionale: a gennaio una commissione non aveva approvato il progetto di liquidità condivisa

L'iter giuridico è ancora però complesso. Martedì 3 maggio il Senato ha approvato (con una votazione pubblica e solenne) un testo che differisce in modo significativo dal precedente votato dai deputati il mese precedente.

Per questo motivo, il nuovo disegno legge dovrà essere esaminato da un Comitato congiunto bicamerale formato da membri dell'Assemblea Nazionale e del Senato.

Come vi avevamo spiegato, a fine gennaio, l'emendamento sulla liquidità internazionale non era stato approvato da una commissione dell'Assemblea Nazionale. Il progetto sembrava destinato al fallimento, ma l'ARJEL è riuscita a lavorare molto bene dietro le quinte con i gruppi parlamentari.

Una volta che il testo sarà redatto da una commissione bicamerale, verrà votato in maniera definitiva dall'Assemblea Nazionale.

In Francia sostengono che dovrà essere poi redatto un decreto attuativo per disciplinare in maniera chiara la condivisione della liquidità nel poker online. La speranza è che la delega venga esercitata con puntualità, visto che in passato abbiamo riscontrato esperienze molto negative in tal senso.

Una volta che saranno esperite tutte le procedure legislative e regolamentari, la palla passerà alla macchina amministrativa e qui entrerà di nuovo in gioco l'ARJEL.

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L'emendamento chiarisce che "i giocatori di poker online titolari di un conto verificato con un operatore autorizzato in Francia potranno giocare con players registrati con operatori autorizzati in un altro stato europeo" a condizione dell' "esistenza di un accordo che determina gli obblighi specifici imposti al gestore, per consentire l'esercizio del controllo della propria attività da parte dell'Autorità di regolamentazione dei giochi online".

In poche parole, solo quegli stati che hanno firmato una convenzione bilaterale con la Francia, avranno diritto ad una quota di liquidità comune con lo stesso stato transalpino.

Secondo i media transalpini le trattative tra l'ARJEL e ADM (Dogane e Monopoli) sono in fase avanzata, a tal punto che Winamax (room leader in Francia) si sarebbe già mossa alla ricerca di un "responsabile per lo sviluppo internazionale per il mercato italiano".

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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