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GPL si trasferisce a Las Vegas e vuole una sua room online (PlayGPL): accordo con Zynga?

La Global Poker League esce allo scoperto: è ufficialmente alla ricerca di nuovi partner, per entrare nel mercato poker real money e social.

La lista dei potenziali provider e fornitori è lunga ma su tutti spicca il brand Zynga Poker, la social room (ha iniziato ad offrire gioco free su Facebook parecchi anni fa) più famosa al mondo. Pensate che Zynga ha una media giornaliera di 38.500 players che giocano in simultanea. Ma non è detto che il matrimonio alla fine sarà con il network statunitense. Nella rosa - secondo PokerIndustryPro - ci sarebbero anche Pokerist, Boyaa, Tencent e DragonPlay, come possibili provider.

Alex Dreyfus
Alex Dreyfus

L'unica cosa certa è che Global Poker League vuol lanciare il nuovo marchio PlayGPL per raggiungere soprattutto giocatori e fan occasionali della Lega. Il progetto è ancora in fase embrionale ma emergono già alcune anticipazioni: ad esempio i social players potrebbero acquistare i loro avatar, raffiguranti le franchigie già esistenti ed i giocatori protagonisti della GPL.

La società di Alex Dreyfus fa sul serio: sta studiando un sistema di ricompense in denaro attraverso un sistema di staking (i vincitori potrebbero vedersi finanziare bankroll). Un progetto che era già stato illustrato in un articolo The Hendon Mob (il sito acquistato tre anni fa proprio dalla Global Poker Index).

Dreyfus non esclude però accordi con operatori real money, per monetizzare il progetto GPL e chiudere il cerchio.

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Il progetto è quello di puntare soprattutto sul futuro mercato statunitense, considerando che il dirigente parigino ha intenzione di investire soprattutto in Nevada. E' molto probabile che GPI lasci la sua sede storica di Sliema, sull'isola di Malta.

Il manager francese ha rivelato sul blog GPL che potrebbe trasferire "il quartiere generale della società a Las Vegas, in modo da essere nel cuore del principale mercato mondiale di poker". Alex Dreyfus guarda con attenzione all'evoluzione di stati come California e New York che potrebbero nei prossimi anni disciplinare il settore.

Il manager transalpino d'altronde conosce molto bene il mercato, avendovi già operato con la storica room Chili Poker (acquistata nel 2012 dalla società di Las Vegas Bally) grazie ad accordi esclusivi in California, pochi mesi prima del Black Friday.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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