Poker online
Anche questa settimana, buona parte dei soldi circolati sui tavoli di Full Tilt Poker è finita nelle tasche del solito Gus Hansen. Con 626.000 dollari di profitto, il danese continua a dominare la classifica settimanale delle vincite nell'online.
I proventi di Hansen arrivano principalmente dal Pot Limit Omaha con Cap e dal Draw Poker, la variante inserita su Full Tilt a novembre 2010 che ha scatenato parecchia azione tra i Pro e ha appassionato Gus al punto che solo in questa specialità ha vinto più di 1.800.000 $ in poco più di tre mesi.
Continuando a fare i conti in tasca a "The Great Dane", nel 2011 ha già incassato oltre 3 milioni di dollari che l'hanno consacrato il più grande vincitore nell'online del momento. Se consideriamo che al secondo posto della classifica troviamo un certo “FISHosaurusREX” (un player materializzatosi dal nulla) con “soli” 882.000 $ vinti, ci rendiamo conto che Gus non sta semplicemente vincendo... sta spaccando! Ma come è possibile un good run praticamente ininterrotto da ottobre 2010?
In una recente intervista, rilasciata al sito danese Acemag.dk, Gus Hansen si è guardato indietro ed ha rivelato cos'è cambiato in lui. Ecco la sua riflessione: “Il Pot Limit Omaha è la specialità di poker che ha più sfaccettature di tutte, e devo dire che sono stato assolutamente fortunato, ma sento anche di essere cresciuto tantissimo. Sono diventato più bravo a variare il mio stile di gioco e soprattutto oggi sono più paziente nell' affrontare le situazioni decisive... Se a questa mia maturazione aggiungete un paio di hit al river, avete la ricetta di questi mesi così profittevoli per me. Inoltre, senza contare una piccola battuta d'arresto che ho avuto a gennaio – (Gus ha perso 700.000$) – anche i tavoli del Triple Draw sono stati molto “gentili” con me!”
Nonostante il carismatico Hansen 
sia un player di alto livello in ogni variante del poker, spiega la sua predilezione per il PLO: ”Il gioco che continuo a preferire però è il Cap PLO: è la variante che mi ha dato più soddisfazioni e, come si dice, gioco che vince non si tocca. La varianza al PLO è più piccola e poi non capisco la ragione di giocare piatti da 2, 3 o 400 mila dollari che spesso sono decisi da un coinflip”.
Gus chiude la sua intervista dicendo: ”Ho ancora problemi a fermarmi al momento giusto però, specialmente quando vado in tilt. Ma sembra che la mia concentrazione sia migliorata e questo significa che riesco a pensare in modo un po' più obiettivo sulle situazioni quando la m...a colpisce il ventilatore!” Una tipica espressione inglese che rende molto bene il Gus-pensiero.
