Il Big One Drop Montecarlo continua a far discutere. Dopo le dichiarazioni di Mike McDonald che abbiamo riportato ieri sulla vendita delle quote e i tanti professionisti che si sono pubblicamente lamentati del fatto che un giocatore esperto come Dan Shak abbia il privilegio di partecipare all'evento perché considerato come un semplice amatoriale, è stato un satellite da €250.000 ad accendere ulteriori polemiche. A margine di questo Sit&Go da sei giocatori era presente anche il nostro Mustapha Kanit, che si è palesato ufficialmente (grazie a un selfie del giornalista olandese Frank Op de Woerd) come il coach di Pierre Neuville.
La stessa partecipazione del belga è oggetto della diatriba, per il solito motivo: l'evento è stato fatto passare da Guy Laliberté come un "amateur-only", ovvero destinato solo a giocatori amatoriali, eppure i nomi che si stanno aggiungendo alla lista degli iscritti sono quanto meno ambigui sotto questo punto di vista. Oltre a Neuville e Shak, già iscritti, i partecipanti al satellite da €250.000 erano quasi tutti giocatori di grande esperienza internazionale.
Il Sit&Go 6-handed vedeva impegnati Haralabos Voulgaris, Andrew Pantling, Talal "raidalot" Shakerchi, Mark Teltscher e due businessman.

I quattro nomi noti non hanno bisogno di presentazioni per gli appassionati di poker: Voulgaris è uno dei più grandi scommettitori al mondo e ha giocato nelle partite di poker più alte di sempre (è apparso anche in High Stakes Poker); Pantling, noto su Full Tilt come "ClockWyze" ha vinto 2 milioni di dollari ai tavoli nosebleed online; Shakerchi si guadagna da vivere con le sue attività ma ha all'attivo vincite per 2.7 milioni di dollari nei tornei dal vivo e il successo del Main Event SCOOP di quest'anno; Teltscher si autodefinisce "giocatore professionista" e divide il suo tempo tra tavoli e vari business nel mondo del gaming.
È impossibile ritenere questi quattro giocatori semplici amatori. Le loro abilità sono nettamente superiori a quelle del field del Big One Drop Montecarlo, e questo proprio non va giù a molti professionisti esclusi dalla competizione. "Prima del Black Friday, Paintling aveva giocato più mani di chiunque altro al $5/$10 #amateur", commenta stizzito Christian Harder. Rincara la dose Kevin MacPhee: "Divertente che un torneo aperto ai soli "amatori" sia pieno di regular del circuito EPT che raramente saltano una tappa".
Effettivamente è difficile dare torto ai professionisti in questa disputa, anche se i partecipanti al Big One Drop Montecarlo non si sono tirati indietro di fronte alle critiche. "Non è mai stato detto che i giocatori debbano essere scarsi, semplicemente non devono giocare a poker come principale fonte di reddito", ha scritto su Twitter Dan Shak. Voulgaris ha commentato ironicamente: "Wow, quanti regs! Uno che nemmeno lo giocherà il torneo da un milione, un miliardario degli hedge fund, due "regular" che valgono almeno 100 milioni di dollari a testa e un CEO".
Coach, player, press. #OneDrop pic.twitter.com/aCcS7BLZXn
— Frank Op de Woerd (@webjoker) 13 ottobre 2016
Polemiche a parte, il satellite per il Big One si è concluso nella notte con l'assegnazione di un posto nel torneo per il vincitore e un premio di mezzo milione di euro per il secondo classificato. Purtroppo non siamo a conoscenza del risultato finale, trattandosi di un evento privato. Quello che sappiamo per certo è che da oggi al 17 ottobre Montecarlo diventa la capitale mondiale del poker high stakes: oltre al torneo con il buy-in più alto di sempre, ci giungono indiscrezioni su partite di cash game altissime, con limiti fissati in €1.000-€2.000 nel No-Limit Hol'dem e nel Pot-Limit Omaha.
Tra i protagonisti di questo appuntamento storico c'è anche il nostro Mustapha Kanit, che ha accettato di fare da coach a Pierre Neuville (probabilmente in cambio di una percentuale sull'eventuale piazzamento a premio). Un coach di livello eccelso per un giocatore già molto esperto: il duo italo-belga potrebbe arrivare lontano in questa avventura...
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