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Il poker italiano in lutto per la morte di Gianni Giaroni

Gianni GiaroniIl poker italiano perde un grande protagonista: Gianni Giaroni non c'è più. Il professore bolognese se n'è andato a 70 anni, lasciando nello sgomento un mondo - come è quello del poker - che lo aveva ormai accolto come uno dei suoi più amati beniamini.

Alcuni tra gli addetti ai lavori erano a conoscenza del grave problema di salute che improvvisamente aveva assalito Giaroni, ma si era scelto di non rendere pubblica la notizia nella speranza che Gianni fosse riuscito a rimanere attaccato disperatamente alla vita seppure da "short stack", come era riuscito a tante volte durante i tornei di poker.

Invece stavolta non c'è stato nulla da fare, e ci tocca dare questo triste annuncio. Gianni era stato male poco prima del WPT di Venezia, circa un mese fa, e proprio quello che pareva essere solo motivo di qualche accertamento si è invece rivelato un ostacolo insormontabile: un male spietato di quelli che lasciano poche speranze, anche se dall'altra parte c'è un 70enne con lo spirito e la voglia di vivere di un ragazzino.

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In questo mese abbondante Gianni le ha provate tutte, ma invano. L'annuncio della morte è avvenuto pochi minuti fa, e la community di Assopoker si unisce al lutto di tutto il mondo del texas hold'em italiano per la scomparsa di un amico, e in un grande abbraccio virtuale alla sua famiglia.

Addio Gianni

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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