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Qui Nguyen, che bluff su Gordon Vayo in heads-up! Antonio Esfandiari: "È il mio eroe"

Nessuno si sarebbe aspettato un Qui Nguyen così dominante nell'heads-up del Main Event WSOP 2016. Il primo motivo è che iniziava con uno stack nettamente inferiore all'avversario (136 milioni a 200 milioni); il secondo è che Gordon Vayo poteva contare su maggiore esperienza e (presunte) abilità; il terzo è che, in quanto giocatore non professionista, c'erano dubbi sulla sua tenuta psicologica e tecnica.

Alla fine, però, Nguyen ha davvero piegato Vayo, senza mai dargli la possibilità di riprendere in mano la situazione. Solo gli all-in hanno consentito a Vayo di resistere per 8 ore e mezza, perché negli scontri senza showdown, Qui Nguyen ha distrutto il suo avversario. Uno degli esempi più eclatanti è portato da questo bluff che ha sbalordito persino Antonio Esfandiari.

Siamo alla 268° mano del tavolo finale, con blinds di 1.200.000/2.400.000 e ante di 400.000. Nguyen è già in vantaggio con il suo stack di circa 200 milioni. Vayo prova a tenere faticosamente il passo con circa 118 milioni.

Qui è sullo small blind con j 5 e sceglie di rilanciare a circa 2.5x. Una size piuttosto inusuale al giorno d'oggi, quando tutti preferiscono il miniraise. Vayo spilla q 9 e opta per il call. Il flop è 9 4 2 e Vayo fa check con la top pair. Nguyen ci pensa a lungo e alla fine mette in mezzo una puntata da 9.7 milioni sul pot da 14.2 milioni. Vayo sceglie di limitarsi al call.

Il turn è un 10 e c'è nuovamente il check del 27enne. Nel piatto ci sono 33.6 milioni; Nguyen si prende nuovamente un po' di tempo per pensarci, gioca a lungo con le chips e poi piazza la seconda puntata, questa volta da 27.7 milioni. Vayo non sembra per nulla felice della situazione (la sua top pair è diventata una second pair sul turn) ma sceglie nuovamente il call visto il range molto largo del suo avversario.

Sul river il piatto è enorme: 89 milioni, più di quanto abbia Vayo (73.2 milioni), più di metà dello stack di Nguyen (174.4 milioni). Sull'ultima street Gordon Vayo si prende più tempo ma alla fine sceglie di fare check per la terza volta. Qui Nguyen ricontrolla immediatamente le carte e poi dichiara l'all-in senza far passare più di un paio di secondi.

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Sul river ha centrato una coppia, ma è palese che la sua non sia una value bet, quanto un bluff. La condotta del suo avversario è stata passiva fin dal preflop, pertanto crede di potersi prendere il piatto di prepotenza. Grande coraggio e istinto per il vietnamita, che mette sotto una grandissima pressione il rivale sfruttando il momento decisivo del torneo. Va ricordato, infatti, che tra primo e secondo premio c'era una differenza di quasi quattro milioni di dollari.

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"Oh mio Dio! Questo tizio è il mio eroe. Non ho mai visto qualcuno con un cuore così grande a un final table del Main Event WSOP. Non importa cosa succederà, nemmeno io ho questo coraggio", dichiara Antonio Esfandiari in telecronaca. Gordon Vayo ci mette quasi tre minuti, intuendo qualcosa. Alla fine, però, la differenza la fa proprio il cuore: sceglie di foldare e non rischiare l'eliminazione.

Tuttavia, da quel momento l'heads-up va in un'unica direzione: quella di Qui Nguyen. Se il 39enne ha vinto il Main Event WSOP 2016 è anche grazie a questo straordinario bluff:

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