Uno degli argomenti più controversi degli ultimi anni, a tema poker naturalmente, è lo Shot Clock. Molti giocatori ritengono che limitare il tempo a disposizione per prendere una decisione velocizzerebbe e migliorerebbe l’esperienza di un torneo live; altrettanti, però, credono che lo Shot Clock la snaturerebbe.
Neil Johnson, Head of Live Poker Operations di PokerStars, si è schierato apertamente contro lo Shot Clock, in una recente intervista di presentazione dei nuovi format live di Stars rilasciata a Pokerfuse, durante la quale ha parlato anche di speech play.
Neil Johnson: “A me lo Shot Clock non piace, ma…”
Johnson è stato piuttosto chiaro nell’esporre la sua personale posizione: “Lo Shot Clock a me non piace proprio. Pensate di essere al PCA, tre tavoli left, Vanessa Selbst manda la vasca in controrilancio e vi dicono che avete solo 10 secondi per decidere. Non ha assolutamente senso”.
L’Head of Live Poker Operations della poker room numero uno al mondo ritiene che “lo shot clock andrebbe bene per i tornei da almeno $25.000. Oppure in quei Turbo o Hyper Turbo da $10.000, dove ci sono Fedor Holz, Igor Kurganov e via dicendo: hanno tutti le stesse skill, sono consapevoli della struttura e giocare velocemente è esattamente ciò che vogliono”.
E ancora: “Prendiamo la PokerStars Cup da $300: perché mettere uno Shot Clock? In che modo questo può migliorare l’esperienza di un giocatore? Noi vogliamo creare un sistema per il quale i giocatori sono invogliati a tornare a sedersi al tavolo e lo Shot Clock va esattamente contro questa nostra filosofia”
Will Kassouf e lo speech play
Nell’intervista rilasciata a Pokerfuse, Neil Johnson non ha parlato solo di shot clock, ma di un altro argomento molto attuale: lo speech play. Di recente, Will Kassouf ha riportato alla ribalta un modo di interpretare il poker live che in realtà è nato con il poker stesso, ma che ultimamente era andato un po’ perdendosi.
“Non ho nulla in contrario con lo speech play, anzi in molti casi contribuisce a fare spettacolo. Quello che non sopporto sono i giocatori che ci impiegano una vita a foldare 9-2 offsuited. Voglio dire, è 9-2 off, quanto ci vuole per foldare?”
Neil ha anche fatto l’esempio di Chris Ferguson: “Mi piace ricordare sempre Chris Ferguson: che avesse 7-2 o K-K, ci metteva sempre 45 secondi per agire. Io capisco che stesse cercando di bilanciare, ma a volte con 7-2 si può semplicemente foldare subito. Queste cose mi fanno impazzire!”
Johnson è dell’idea che sarebbe inutile, finanche controproducente, cercare di limitare lo speech play: “Non possiamo stabilire una regola, perché ognuno fa speech play a modo suo. Magari una regola sarebbe ottima per un Jonathan Duhamel ma pessima per un Daniel Negreanu”.