
Il poker, prima che di carte, è un gioco di persone. Lo disse Doyle Brunson e quella, ad oggi, rimane una delle sue affermazioni più azzeccate. La componente soggettiva e mentale è talmente importante da rendere l'elemento "carte" quasi un mero contorno. Prendiamo il momento della bolla, per esempio: lì alcuni giocano praticamente senza carte, attaccando i timori degli avversari di venire eliminati. Tuttavia, quello che è successo ieri in pre-bolla ad Andrea Rocci, esula da qualsiasi dinamica vista in precedenza.
Rocci, imprenditore prestato al poker e personaggio introverso ma assolutamente originale e non banale, secondo i colleghi di PokerStarsBlog abrebbe inscenato l'altro ieri un bizzarro siparietto durante la fase pre-bolla dell'EPT Praga.
La versione del blog di PS
Ecco come PSBlog riporta l'accaduto:
"L'italiano ha uno stack ragguardevole - 206.000 con average a 146.000 - e dunque non è in pericolo di uscire in bolla. Nonostante ciò, Rocci sta perdendo tempo in ogni occasione a circa 8 posti dallo scoppio della bolla. E non cerca neanche di nasconderlo. In una mano in cui era under the gun, e quindi non dovendo riflettere su un'azione o decisione altrui, si è fatto chiamare il tempo. Arrivato il floorman che gli ha recitato la classica formula del countdown, Rocci si è messo a guardare il telefono, apparendo totalmente disinteressato a quanto accadeva al tavolo. Quindi si è appoggiato sulla sua sedia, senza dare neanche per un attimo l'impressione di stare riflettendo sul da farsi. Infine, quando il conteggio è arrivato agli ultimi 10 secondi, lui si girava i pollici, inducendo il floorman ad ammonirlo: "Signore, se continua così ci vedremo costretti a concederle meno tempo per decidere"."
Un comportamento davvero indecifrabile, anche troppo... D'altra parte Rocci non è un novellino, nè certo uno a cui i 9.180€ del minimum cash cambino la vita. Infatti, siamo riusciti a entrare in contatto con Andrea e lui smentisce praticamente tutto.
La versione di Rocci
"Ero appena arrivato a quel tavolo e mi ritrovo UTG. Penso forse 20 secondi a cosa fare e un player mi chiama il tempo. Io mi incazzo e così faccio passare tutto il minuto."
Dunque tutto questo sarebbe frutto di una semplice ripicca? Rocci conferma e si dice nauseato per quello che ha letto: "Non poteva che essere una ripicca, ma ti pare che con 220k mi metto a perdere tempo in bolla? La cosa strana è che non c'era alcuna history con quel giocatore che mi ha chiamato il tempo: mi ero appena seduto e non l'avevo mai visto prima!"
Non sarebbe la prima volta che un blog estero accentua le vicende relative ai player italiani, quando c'è da esaltare qualche caratteristica negativa o poco edificante. Per carità, nulla che induca a del vittimismo "nazionalista", ma certo fra le due versioni c'è un bell'abisso.
Nel frattempo, dal tavolo è giunto un verdetto amaro per il giocatore azzurro, che suona quasi come una beffarda nemesi di quanto accaduto il giorno precedente, seppure ridimensionato dal racconto del diretto interessato. Ad eliminare Andrea Rocci in 154esima piazza è stato infatti il rumeno Stefan Fabian, proprio uno dei giocatori che ieri avevano raddoppiato in piena bolla. AA per Fabian, 22 per Rocci e nessun miracolo dal board. Severo ma giusto, come è a volte il destino.