Vai al contenuto
gianluca-porzio

Gianluca Porzio (StanleyBet.it): "The Poker One ha mandato un messaggio forte. Cambio di piattaforma positivo per i players"

The Poker One”, il torneo che si è disputato una settimana fa al Casinò di Portomaso (Malta) ha senza dubbio dato le risposte che StanleyBet cercava. E’ stato un evento che ha fatto leva non solo su numeri di successo ma è stato caratterizzato anche da un clima rilassato e divertente che ha accompagnato per quattro giorni i players ai tavoli.

Gianluca Porzio, responsabile dell’online “.it” del bookmaker anglo-maltese, è stato uno dei primi a volere questa sfida pokeristica. “Così per gioco – rivela il manager – a settembre ci siamo trovati in meeting a Malta, con il responsabile del Casinò di Portomaso. E’ nata l’idea del torneo: in soli tre mesi non era facile, ma eravamo consapevoli della forza e, grazie al team online, ci siamo riusciti. Oggi posso dire che non abbiamo sbagliato. Non so quanti bookmakers avrebbero la forza di ottenere questo risultato in meno di tre mesi. Avevamo l’obiettivo di coprire il garantito da €200.000 e ci siamo riusciti”.

porzio-premi-700
Gianluca Porzio durante il torneo di poker The Poker One al Casinò di Portomaso (Malta)

Ci può spiegare per quale motivo avete voluto investire nel poker live? Alla fine poteva essere un terreno insidioso per la vostra azienda.

Devo fare un passo indietro per rispondere. Sappiamo che Stanleybet è un importante brand nelle scommesse sportive che in questi anni ha fatto passi da gigante su tutti i fronti: l'apertura di nuovi mercati, il potenziamento della gestione del rischio e della rete retail, abbiamo sviluppato una piattaforma interna che ci permette di carpire informazioni importanti sul mercato.

E’ evidente che Stanleybet sta cambiando pelle, la nostra visione dell’online è il completamento dell’offerta della nostra azienda. Siamo convinti che retail e online siano complementari. La nostra offerta su internet cresce ogni giorno e con essa crescono i risultati finanziari. Non ci accontentiamo: continueremo ad investire per conquistare nel mercato la posizione e il ruolo adeguato al nostro gruppo. Continueremo ad investire e The Poker One è uno strumento funzionale a questo obiettivo.

Il mondo del poker non è però così semplice…

E’ un mercato maturo: tre mesi fa sembrava una sfida quasi impossibile, considerando la concorrenza, con centinaia di tornei con garantiti alti e buy-in di ogni tipo che ci sono nel panorama internazionale. Ma questa è l’occasione per far capire alla nostra clientela che non siamo solo betting ma una gaming company completa.

Il torneo può essere stato anche un’occasione per conoscere i vostri clienti?

Senza alcun dubbio. Chi gestisce l’online non ha una reale percezione del cliente. Abbiamo la presunzione di conoscerli senza averli mai visti in faccia. A volte studiamo i nostri players come se fossero dei numeri, attraverso sistemi di analisi. Ed invece dietro ad un username c’è una persona, con i suoi pregi e difetti, le sue virtù ed i suoi bisogni. Il gioco dovrebbe essere sempre divertimento.

Una società di gaming deve essere come un lunapark, deve garantire intrattenimento. Vedere nella poker room di Portomaso, i nostri giocatori che si divertivano, è stato senza dubbio uno stimolo a rinnovare questa sfida nel live.

porzio-bellomo-700
Gianluca Porzio con il poker manager Giuseppe Bellomo

Questo evento vi ha dato quindi consapevolezze diverse?

Dopo l’esperienza live ci rendiamo conto che la vicinanza al cliente è importante, come avere un rapporto diretto con i giocatori. Per questo vogliamo inserire nel nostro team nuove figure, Vip e Affiliation Manger che possano essere sempre in contatto con il giocatore.

Non solo avete superato quota 400 entries, ma nella sala abbiamo notato pochissimi giocatori professionisti, una rarità oramai nei tornei di poker.

Si, abbiamo pochissimi giocatori professionali. Quello di The Poker One è un messaggio forte, a mio avviso, perché vi hanno partecipato tanti amatori e può diventare un evento unico nel suo genere nel panorama del live in Italia e non solo, con una struttura deep e molto giocabile e con un field morbido. Senza dubbio, la partecipazione all’evento ci spingerà a far diventare questo appuntamento un 'classico' nel panorama internazionale dei tornei di poker.

Scopri tutti i bonus di benvenuto

La poker room di StanleyBet.it è appena migrata su People’s Poker. Quali sono le vostre aspettative?

Online naturalmente la presenza di regular è alta e la priorità è quella di proteggere la nostra liquidità, considerando che abbiamo molti giocatori amatori. Il cambio di piattaforma è senza dubbio positivo in questa ottica, considerando che il network è ricco di players non professionisti.

Ritornando al live, The Poker One non si fermerà quindi alla prima edizione?

La prima esperienza è stata positiva, abbiamo, con ogni probabilità, costruito un buon marchio nel mondo del poker e se oggi siamo un faro nelle commesse sportive, vorremmo – attraverso questi tornei live – dimostrare di essere tra le migliori aziende che promuovono anche questa attività.

Nonostante i tanti aspetti positivi, c’è stato un errore evitabile?

Senza dubbio non dobbiamo scegliere date così su due piedi ma dobbiamo ponderarle bene. Abbiamo avuto poco tempo per lavorare. Per la prossima edizione vogliamo prenderci tutto il tempo necessario e ripetere l’esperienza per due motivi.

Quali?

La prima ragione è che senza dubbio che abbiamo lasciato una buona immagine, in perfetto stile StanleyBet e ci ha aiutato molto la collaborazione dei giocatori oltre che dei dealer e floormen. Devo dire che ci sono stati molti cambi di turno nel personale e alla fine i ragazzi non erano così stanchi dopo 4 giorni di lavoro.

the-poker-one-1
Lo staff di StanleyBet insieme a Massimo Laganà di Portomaso

Il secondo motivo?

Abbiamo lavorato bene sul brand, anche l’allestimento dell’ambient marketing all’interno e all’esterno del casinò era di impatto per i players. E’ stato tutto progettato dal team che si occupa del design e dell’immagine dell’azienda.

Il vostro business online si sta allargando a nuovi mercati, il torneo potrebbe diventare un evento più internazionale e uno strumento di promozione oltre frontiera?

Certo, siamo presenti in sei nazioni ed apriremo in altri mercati. In Romania siamo partiti nel luglio 2015: Stanleybet è stata la prima gaming company ad operare con licenza. In Belgio saremo pronti nel primo quadrimestre del 2017, poi toccherà a Danimarca e Cipro nel secondo. Senza dubbio nella prossima edizione confido in una presenza non solo di giocatori italiani.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI