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Phil Galfond: "Ho riscoperto la passione nel poker"

Phil Galfond, molto attivo in questo 2011 finoraGiusto ieri vi parlavamo di un Phil Galfond in gran forma ai tavoli di cash game high stakes nel mese di Marzo: lo statunitense chiude con un impressionante profitto di 751.000 dollari, che ripaga quanto da lui perso nel 2-7 Triple Draw in febbraio. Un risultato che a suo dire ha riacceso la sua passione verso il poker online.

Nonostante non abbia mai goduto di una esposizione mediatica paragonabile a quella di altri sui colleghi, "OMGClayAiken" ha vinto in carriera otto milioni di dollari, senza contare quanto fatto nei tornei, dove grazie anche alla conquista di un braccialetto WSOP ha conquistato un altro milione di dollari. Sarebbe poi così strano, in fondo, se un ragazzo così decidesse di abbandonare il poker per godersi quanto guadagnato?

Non troppo, se pensiamo che per molti giocatori professionisti il fine ultimo è quello di guadagnare denaro: tuttavia, quando si raggiunge un livello come quello di Phil Galfond certamente altre dinamiche entrano in gioco. C'è chi dice infatti che, nel mondo degli high stakes, l'obiettivo ultimo sia quello di raggiungere il punteggio più alto, proprio come se si trattasse a tutti gli effetti di un semplice videogame a cui è inaccettabile perdere. E forse proprio questo è il punto.

Phil Galfond è il terzo vincitore di sempre agli HSScrive infatti nel suo blog: "Nel mese trascorso ho giocato senza concedermi alcuna sosta, sentivo il bisogno di ricostruire il bankroll dopo quanto avevo perso a causa del mio downswing. Per fortuna ha funzionato, ed anche se mi piace pensare che questo sia dipeso dai miglioramenti fatti e dall'aver espresso un buon gioco, è probabile che abbia conosciuto il volto buono della varianza".

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Nonostante le vittorie conseguite, Galfond ammette di sentirsi ancora a metà dell'opera: "Devo ancora migliorare molto nel 2-7 Triple Draw, ci sono molte situazioni di gioco in cui mi sento confuso, e lo stesso vale per tutte le varianti Stud. In ogni caso, credo siano cose che verranno col tempo. Ho riscoperto la passione nel poker, il che aiuta sempre i risultati. Adesso sono concentrato nel sedermi al tavolo e dare il meglio, giocando il più possibile".

Dedicarsi così tanto al poker in ogni caso ha il suo prezzo: "Sto dormendo poco, dalle quattro alle sette ore per notte, che almeno per me non è affatto normale. Sto anche sviluppando una forma di dipendenza dalla caffeina ma immagino sia EV+, almeno finché non mi ammalo...". Ed almeno a giudicare dai risultati conseguiti, c'è da giurare che il metodo intensivo di Phil Galfond stia davvero funzionando, se non altro fino a questo momento...

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