Per un solo voto il poker online internazionale non sarà oscurato: per il momento i grinder che risiedono in Svizzera potranno continuare a giocare anche se la Commissione Giuridica parlamentare ha invitato l'ente regolatore federale a studiare una soluzione per arginare l'offerta non autorizzata.
PokerStars.com, iPoker e le altre rooms che operano sulla rete dot com saranno sempre raggiungibili dagli elvetici e dai numerosi players che si sono trasferiti al di là delle Alpi dopo la chiusura della Slovenia.
Come vi avevamo anticipato, l'Assemblea Federale era seriamente intenzionata a bannare tutte le rooms ed i casinò .com ma la Commissione Giuridica del Consiglio Nazionale (una delle due camere dell'Assemblea) ha sottoposto la questione ai voti ed alla fine ha vinto il "partito" contrario al blocco per 13-12.
Dal punto di vista politico non è un successo: la bocciatura è stata giustificata dal fatto che la discussa misura avrebbe richiesto la collaborazione degli internet service provider (ISP) che avevano messo in guardia le autorità svizzere su possibili danni collaterali non secondari.
L’Associazione svizzera per “l’informazione, la tecnologia e le telecomunicazioni” che rappresenta i fornitori dei servizi telematici si era espressa in modo negativo sulla proposta. In sintesi, ritenevano che l’introduzione di qualsiasi tipo di barriera avrebbe potuto mettere a repentaglio la sicurezza online della Nazione e compromettere in parte l’economia digitale elvetica.
Dietro questa iniziativa c'è la lobby dei casinò terrestri (in crisi da anni) che vorrebbe veder penalizzato il gioco online. La concorrenza dell'e-gaming però è solo una conseguenza della crescente popolarità delle nuove tecnologie e difficilmente potrà essere arginata. E' un fenomeno oramai su larga scala che può essere solo contenuto. In New Jersey ed in Nevada (leggi Las Vegas), le sale da gioco hanno capito da tempo che può essere una forma di business che non va combattuta ma semmai sfruttata.
Non a caso, nel Consiglio Nazionale svizzero sono allo studio diversi disegni di legge per regolamentare l'online.
La Commissione Giuridica, dopo il voto negativo, ha suggerito che la questione venga risolta dalla Commissione Federale per il gambling che dovrà studiare delle soluzioni nei confronti degli operatori internazionali che operano senza licenza.
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