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Tureniec, uno svedese per Full Tilt

Sembra strano a dirsi, ma nella nutrita scuderia di professionisti del team Full Tilt mancava uno svedese. Proprio uno dei paesi considerati un po' la culla del gioco aggressivo, non aveva rappresentanti in un team tra i migliori al mondo. Il vuoto è stato colmato qualche giorno fa, quando la poker room - che già vanta molti campioni tra i quali Phil Ivey e Howard Lederer - ha messo sotto contratto Michael Tureniec.

Il biondo svedese si era messo in luce già da diverso tempo, ma ha raggiunto la notorietà nel settembre scorso, quando è arrivato secondo nell'EPT di Londra vinto da Michael Martin. Raggiunta la ribalta (e incassati i 982mila dollari di premio, ndr) poi Mike ci ha messo del suo, andandosi a prendere un un side event del "Master Classics of Poker" di Amsterdam, per un'altra bella cifra, 158mila €. Infine, ha dato continuità anche al Main Event dell'Aussie Millions, dove si è messo in ulteriore buona luce concludendo il day 3 da chipleader e giungendo 19° assoluto.

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Questi risultati hanno convinto Full Tilt a metterlo sotto contratto, e per lui è stato come l'avverarsi di un sogno. "E' una cosa fantastica essere il primo svedese alla corte di Full Tilt Poker", ha affermato il 23enne Michael, che conclude "questo rappresenta un enorme passo in avanti per la mia carriera".
In bocca al lupo Mike!

 

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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