Poker online
Esiste il modo di conoscere in anticipo se si uscirà vincenti da una partita di poker? A questa domanda di un giornalista la leggenda Doyle Brunson ha provato a dare una risposta…
“La maggior parte dei giocatori ritiene che nel poker bisogna meticolosamente sedersi al tavolo giorno dopo giorno e prendersi quel che viene. Ed anch'io la pensavo così. Ma diversi anni fa un giornalista mi ha fatto una domanda a cui ho risposto frettolosamente ed in maniera errata. Voleva sapere: “Esiste un modo per sapere in anticipo se ci sono buone possibilità di uscire vincenti da una partita?” Avevo risposto di no e che il fatto di non conoscere l’esito di qualunque sfida faceva parte della suspense del gioco.
Tuttavia, dopo l’intervista mi ero ritrovato a pensare a quella che era stata la mia carriera fino a quel momento e rimettendo insieme al meglio i pezzi di tutte le mie partite avevo trovato qualcosa che mi aveva lasciato perplesso ed incuriosito. La maggior parte delle volte che mi ero seduto al tavolo con un atteggiamento positivo, avevo vinto. E quelle volte che mi ero sentito dubbioso, avevo perso.
Riflettendoci ancora meglio, mi era sembrato che la verità mi fosse venuta improvvisamente incontro come un cowboy al galoppo che spunta all’improvviso dalla nebbia.
Avevo capito che in ballo non c’erano né poteri psichici e né forze misteriose al lavoro. Nessuna stregoneria o superstizione: esistevano motivi reali per i quali vincevo quando mi aspettavo che succedesse e perdevo quando avevo dubbi in proposito.
Forse il discorso è più facile da capire se facciamo un paragone con gli sport di squadra. Gli allenatori vogliono sapere tutto sulla condizione dei proprio atleti, compreso lo stato psicologico degli stessi. Pochi giocatori di poker, invece, esaminano a fondo le proprie condizioni prima di giocare una partita. Vanno semplicemente al tavolo senza minimamente chiedersi se sono pronti ad affrontare il compito richiesto. In fondo è soltanto un’altra sessione e la trattano come se riprendessero da una nuova smazzata di carte. Può darsi che saranno fortunati, oppure no...
In realtà, commettono l’errore di pensare che possono giocare altrettanto bene anche se sono stanchi, stressati, malati ed emotivamente non al meglio.” (continua)
