Sheldon Adelson è proprietario di Las Vegas Sands, società leader mondiale nel mercato dei casinò. Per Forbes è il nono uomo più ricco della terra con un patrimonio di 26 miliardi di dollari e tra Las Vegas e Macao, la sua influenza è tangibile. Per questo non ha paura a ficcare il naso negli affari degli altri.
In Nevada si è già registrata una spaccatura pensante in merito al gioco online: il ricco magnate statunitense è contrario al poker su internet ed ha espresso la propria posizione in maniera chiara ed esplicita in più di un'occasione. MGM e Caesars invece stanno spingendo per la legalizzazione in tutti gli stati. Aldelson, dal canto suo, ha chiesto anche al Governo spagnolo l'oscuramento del gambling in rete, per agevolare il business di EuroVegas che sorgerà vicino a Madrid.
Durante la presentazione dei conti trimestrali di Las Vegas Sands, Adelson si è scagliato contro Caesars Entertainment e MGM Resorts. Il ricco uomo d'affari ha affermato che Caesars si porta in dote un debito di 23,7 miliardi e MGM di 13,1 miliardi. Adelson ha accusato i concorrenti di tenere troppo bassi i prezzi delle camere degli hotel, rovinando di fatto il mercato.
Le sue dichiarazioni hanno incendiato la Strip e Jim Murren, CEO di MGM, ha risposto: "la mia società e Caesars conoscono meglio Las Vegas rispetto a Adelson. Las Vegas Sands dipende quasi esclusivamente da Macao: l'86% dei ricavi deriva dal mercato asiatico. MGM Resorts e Caesars insieme possiedono 20 hotel-casinò intorno alla Strip e più di 64.000 camere d'albergo.
Danno lavoro a 77.000 persone. Las Vegas Sands ha solo due casinò con 7.000 rooms e 9.400 dipendenti a Vegas. Siamo i più grandi operatori del Nevada e il mercato è in ripresa. MGM presenta un incremento del 3,4% del fatturato, per un totale di 1,2 miliardi nell'ultimo trimestre".
La guerra è appena iniziata e senza esclusione di colpi, con la politica sullo sfondo. Caesars e MGM sono gli sponsor del leader democratico in Senato Harry Reid (braccio destro del presidente Obama) mentre Sheldon Adelson è un repubblicano convinto.