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Alex Dreyfus: "PokerStars acquisterà PartyPoker"

L'acquisto di Bwin.party da parte di GVC Holdings rischia di ridisegnare la geografia del mercato del poker mondiale ed anche italiano. A maggio, quando si è scatenata l'asta con 888 per il controllo della multinazionale austro-inglese, GVC aveva presentato un'offerta congiunta con Amaya, la società che già controlla Rational Group e a sua volta PokerStars e Full Tilt.

Il piano presentato era chiaro: Rational Group avrebbe rilevato in un secondo momento l'asset poker. Tutto confermato in via ufficiale e ufficiosa. Nel frattempo Bwin.party aveva venduto il WPT ai cinesi. Ma PartyPoker no.

Al termine della trattativa, con un investimento complessivo pesante di 1,7 miliardi di dollari, GVC ha fatto sapere che la sua poker room di punta, Paradise Poker, entrerà nel network di PartyPoker.

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L'operazione però potrebbe anticipare una mossa che per molti pare scontata: la vendita di Party ad Amaya, ovvero al gruppo PokerStars. Il prezzo dovrebbe variare dai 300 ai 400 milioni di sterline.

 

A Rational Group interessa PartyPoker per il mercato americano ed in particolare le licenze del New Jersey, visto che Amaya sta riscontrando serie difficoltà ad ottenere le autorizzazioni. Gli indizi della vendita sono pesanti. Nel comunicato stampa che commentava l'operazione di acquisto di Bwin.party, il CEO di GVC-SportingBet, Kenneth Alexander, ha parlato del business per quanto riguarda il betting, il casinò e il bingo ma non ha fatto alcuna accenno al poker. Nel mese di luglio, Kenneth Alexander ha più volte ribadito a Reuters che nell'operazione l'interesse di GVC era volto a Bwin per un’unica ragione: l’asset scommesse. Il vero obiettivo dell’operazione è il betting e l'unione tra SportingBet (per i mercati grigi) e Bwin (per quelli regolamentati), pone GVC tra i colossi mondiali dello sport book. Alexander a EGR Magazine ha dichiarato: “abbiamo programmato la crescita di tutti gli asset del business di Bwin, ma valuteremo alcune opportunità…".  

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Il patron del GPI, Alex Dreyfus ha interpretato in questo modo: "Amaya acquisterà PartyPoker e PartyPokerUSA nel primo trimestre del 2016". Questa è la rivelazione su Twitter del CEO del Global Poker Index che conosce molto bene queste dinamiche.

Con il suo GPI lavora a Sliema, la città maltese dove ha sede anche PokerStars e, durante l'EPT Malta in primavera, ha organizzato il Global Poker Master, in collaborazione con l’European Poker Tour. La fonte sembra molto affidabile.

L’operazione dovrebbe quindi essere definita nel primo trimestre del 2016. Questo sarà un bene per il mondo del poker? Proveremo a scoprirlo…

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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