La Germania è uno dei mercati strategici del poker online, il primo – per fare un esempio - per PokerStars.com e gli altri network dot com per ricavi ed action.
La maggior parte dei players che partecipano agli High Roller sia in Europa che a Las Vegas, sono tedeschi. I professionisti si sono da tempo trasferiti a Vienna, ma la base residente nei Land è numericamente importante.
In poche parole, il movimento teutonico è in questo momento fondamentale per la liquidità del poker internazionale sia online che live.
Il Governo centrale e gli Stati regionali stanno però mettendo al bando il gioco online non autorizzato. Le autorità stanno studiando un modo per bloccare tutte le transazioni nei confronti dei siti di gioco.
In Germania presto sarà legalizzato il mercato del betting online con l’assegnazione di un numero di licenze prestabilito. La nuova legge è però nel mirino della Commissione Europea perché potenzialmente potrebbe essere lesiva dei principi di libera concorrenza.
Il gioco è regolamentato da un Trattato tra tutti gli stati regionali ed il poker online è stato messo alla porta, in modo del tutto ingiustificato. Stessa sorte per i casinò.
Il Land tedesco dell’Hesse però sembra voler rompere questo fronte sul gambling ed ha chiesto un sistema secondario di licenze proprio per rendere legale l’offerta per il poker online e i casinò games.
Uno dei problemi è che lo Stato regionale deve fronteggiare più di 20 cause legali promosse da operatori esclusi dall’assegnazione delle concessioni su internet.
Per questo le autorità regionali hanno chiesto di poter modificare il Trattato sull’e-gaming, allargando il numero delle licenze assegnabili, in modo tale da fronteggiare l’offerta illegale. Si stima che in Germania siano operative 130 società.
Vi è stata anche l’apertura al poker online: la palla passa ora agli altri Stati che dovranno esprimersi su questa nuova modifica proposta.