Il Governo britannico n ha annunciato di introdurre nei prossimi mesi un drastico taglio al tetto delle puntate alle FOBT (Fixed odds betting terminal), macchinette in salsa inglese posizionate nei betting shop disseminati sul territorio di Sua Maestà. Sono la principale fonte di guadagno dei bookmakers, considerando che i gamblers possono ballarsi fino a 100 sterline ogni 20 secondi.
La Gambling Commission due mesi fa aveva proposto un limite di 2 pounds per le slot e 30 per gli altri giochi (roulette, video poker etc). Ma alla fine il Governo di Theresa May ha intenzione di passare da un tetto massimo di 100 sterline a 2. Per le betting company si prevedono tempi durissimi.
In questo Articolo:
Rischio chiusura per 4.000 betting shops
William Hill ha già minacciato di voler tagliare tutte le sponsorizzazioni nell'ippica, uno dei settori fiore all'occhiello dell'economia britannica. Il rischio vero è però è la chiusura di parecchi betting shops e un'emergenza occupazionale.
La società di consulenza KPMG ha affermato che la metà degli 8.500 negozi di scommesse del Regno Unito rischia di chiudere con 21.000 persone che perderebbero il posto di lavoro. L'industria delle corse dei cavalli rischia invece di lasciare sul terreno circa 50 milioni di sterline l'anno, ricavati con la vendita dei diritti di trasmissione degli eventi ippici.
"Ludopatici spinti verso altri prodotti...."
Secondo William Hill, i limiti più bassi non ridurranno il fenomeno della ludopatia: molte persone saranno spinte verso prodotti ancora più compulsivi secondo il bookmaker.
Il Governo britannico non ha però problemi di debito pubblico da gestire come l'Italia e, con ogni probabilità, è intenzionato ad andare avanti, nonostante l'assegnone che dovrà comunque pagare all'Europa per Brexit.
Canaccord: William Hill a rischio OPA
Per gli analisti interpellati da Bloomberg, William Hill è proprio il book più esposto: si prevede un crollo delle revenues della società del 45%. Secondo gli esperti, 900 betting shop potrebbero chiudere perché rischiano di diventare non più redditizi.
L'analista di Canaccord, Simon Davies, ha fatto sapere che William Hill è ora esposta ad un'OPA (offerta pubblica d'acquisto) e potrebbe subire una scalata ostile.
PaddyPower-Betfair punta agli States e compra Fanduel
PaddyPower-Betfair ha messo in guardia la Gambling Commission che la misura avrebbe un medesimo impatto sul suo bilancio.
La società, leader soprattutto nel mercato Betting Exchange, guarda già al neo mercato degli Stati Uniti dopo la favorevole sentenza della Corte Suprema che riconosce ai singoli stati autonomia nell'autorizzare le scommesse sportive se non vi è una legge federale.
Betfair-PaddyPower non ha perso tempo ed ha deciso di presentare un'offerta per FanDuel, la seconda piattaforma di Fantasy Sports negli States, dopo Draft Kings. Betfair vorrebbe creare un business combinato tra scommesse, exchange e Fantasy nel nuovo mercato.
L'operazione si è conclusa positivamente. Paddy Power Betfair mercoledì ha confermato ai propri investitori l'acquisto di FanDuel per 158 milioni cash più la copertura del debito esistente della società americana in cambio del 61% delle quote. Betfair ha un'opzione per controllare l'80% entro 3 anni e il 100% in 5 anni.
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Nel 2017 le revenues di Fanduel sono state pari a 124 milioni di dollari con 1,3 milioni di clienti attivi. La compagnia rivendica il 40% del market share dei Daily Fantasy Sports negli USA. In questi anni la piattaforma è stata capitalizzata per $416 million ed i principali investitori sono stati Comcast Ventures, Verizon Ventures, NBC Sports Group ed altri.
USA: volume d'affari delle scommesse clandestine pari a $150 miliardi
Negli USA sostengono che il mercato clandestino delle scommesse non autorizzate abbia un volume d'affari pari a 150 miliardi di dollari l'anno (si parla però come detto di turnover). Betfair si è già aperto una porticina negli States in New Jersey con il poker online (prima di chiuderla e rimanere solo con l'offerta dei casinò) e con la partnership con alcuni ippodromi.
Il mercato fa gola anche a William Hill che, tra i bookies britannici, è il più avvantaggiato considerando che è già presente in Nevada nei casinò di Las Vegas con diversi betting shops.
Ma la stessa Hill sta velocizzando le operazioni in New Jersey per quello che sarà il prossimo stato a legalizzare dall'altra sponda dell'oceano.