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Cristiano Guerra: partita la querela contro la Rai e i 2 giornalisti

Cristiano GuerraOltre che giocatore eccellente, Cristiano Guerra è noto nell'ambiente come un ragazzo d'oro, sempre sorridente e disponibile. Ma se lo fate arrabbiare davvero, allora sono dolori. Ne sanno qualcosa in Rai:

proprio mentre era in viaggio per Milano, dove ieri era in programma la presentazione del Sisal Poker Team che lo vedeva come prestigiosa new entry, Cristiano stava - in un certo senso - multitablando.

Guerra aveva infatti appena dato mandato al suo legale Max Rosa di sporgere querela, prontamente presentata dal noto avvocato-player presso il Tribunale della Repubblica di Udine.

Nell'esposto si chiamano in causa non solo gli autori materiali dei due servizi di TG che hanno attentato alla reputazione di Cristiano (Roberto Pacchetti e Senio Bonini, ndr), ma anche i rispettivi direttori responsabili in carica all'epoca, nonchè l'azienda stessa in qualità di editore. Ecco l'estratto della querela:

[...] dagli artt. 616 ss. C.P., ovvero da qualsivoglia disposizione della legge penale individuata dalle Autorità inquirenti, Voglia procedere penalmente nei confronti di:
- sig. PACCHETTI Roberto, per il servizio andato in onda sul TG1;
- sig. BONINI Senio, per il servizio andato in onda sul TG2;
- Direttore e/o Vice Direttore responsabile del TG1 all’epoca dei fatti;
- Direttore e/o Vice Direttore responsabile del TG2 all’epoca dei fatti;
- Editore del TG1 & del TG2;
- qualsiasi altro soggetto contro il quale l’Autorità adita ritenesse opportuno procedere. [...]

"Io non volevo tutto questo", ci confessa amareggiato Cristiano. Il pro di Sisal Poker aveva prima scritto personalmente ai due giornalisti nella speranza di ottenere almeno ascolto, quindi ha proceduto con una diffida, ma in entrambi i casi tutto è caduto nel vuoto. Gli episodi sono dettagliatamente riportati nella querela, di cui pubblichiamo un altro estratto:

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Si evidenzia, da ultimo, come il sig. Guerra, a mezzo del sottoscritto avvocato, in data 25.01.2012 abbia vanamente notificato una diffida alla RAI e al TG1 (all. 6), dove si rimarcava che non era sua intenzione sporgere querela o richiedere risarcimenti di natura patrimoniale, qualora si fosse riparato immediatamente al danno d’immagine subito, a mezzo di adeguata rettifica, e ciò a testimonianza di un comportamento improntato ad assoluta buona fede. Tale diffida è stata ricevuta in data 30.01.2012 dalla RAI Spa e in data 03.02.2012 dalla Direzione del TG1, senza tuttavia che seguisse alcuna replica e/o riscontro, nemmeno verbale.

L'unica via per tutelarsi era quella della formale querela. "Ripeto, non era mia intenzione andare fino in fondo, ma non mi hanno lasciato altra scelta." E' una questione di principio, per Crisbus. "Certo. Alla fine volevo solo che qualcuno si prendesse la responsabilità ammettendo di aver commesso un errore, magari anche solo con delle scuse. Invece nulla, e adesso voglio che chi ha sbagliato paghi fino in fondo".

L'aver riunito due danni subìti (da due tg e in due momenti diversi) in un unico procedimento potrebbe dare ulteriore forza agli argomenti (già difficilmente controvertibili) di Cristiano Guerra. La sua battaglia legale ha dunque avuto inizio. Vedremo presto quali saranno i primi sviluppi.

Per saperne di più sulla vicenda: Poker e informazione: Cristiano (fa) Guerra al TG1

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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