Come vi avevamo anticipato due mesi fa, ci sono delle novità importanti per quanto riguarda i giochi che richiedono "iterazione tra i players", ovvero poker online e betting exchange.
Oltre ad un monitoraggio particolare che sarà riservato alle VLT, c’è una norma che obbliga i concessionari dell'e-gaming ad un obbligo di segnalazione. Le poker rooms autorizzate dai Monopoli dovranno monitorare “lo stato dei conti di gioco ed in particolare quelli sospesi e quelli sui quali vi siano movimentazioni rilevanti”.
Pertanto, tutti coloro che avranno subito un ban potrebbero essere “attenzionati” dalle autorità su segnalazione dei concessionari che, in caso di omissioni, rischiano multe molto salate (da 5mila a 30mila euro ed in caso di reiterazione le sanzioni saranno molto pesanti).
Attenzione particolare anche per i giocatori high roller, ma in questo caso, se rispetteranno le regole, non devono temere nulla, solo maggiori controlli. Il consiglio è quello di conservare più documentazione possibile, anche sulle spese sostenute, extra poker.
Fino ad ora, i concessionari avevano le mani legate: quando un poker manager o un responsabile della sicurezza ravvisava un comportamento anomalo, o aveva un forte sospetto della presenza di un bot o di un multi accounter, sospendevano il conto ma non potevano confiscare il bankroll, per via di una procedura a dir poco garantista e che, alla fine, proteggeva e protegge tutt'ora i truffatori, i quali si vedeno bannati ma non rischiano nulla dal punto di vista economico. Quindi, queste organizzazioni, in genere, chiudono un account e spostano i soldi su altri conti.
Con il nuovo obbligo di segnalazione alle autorità di ogni conto sospeso, saranno gli organi inquirenti preposti ad aver l'obbligo di aprire un fascicolo ed indagare.
Ora la musica cambia e lo stesso concessionario è stimolato a farlo, nel caso contrario rischia multe e denunce penali, anche perché in genere, dietro alla presenza di questi fenomeni negativi (bot, multi accounting) si celano fenomeni anche di riciclaggio.
Nel decreto è importante questo passaggio: finiranno sotto la lente di ingrandimento gli account con una “concentrazione anomala di vincite o perdite in un arco temporale limitato, specie se verificatesi su giochi in cui c’è interazione tra giocatori”.
Come anticipato, il decreto fa riferimento soprattutto al poker online e al betting exchange (giochi in cui c’è iterazione tra giocatori) ed è chiaro che la norma in questione si rivolge soprattutto – in ottica antiriciclaggio – al fenomeno del chip dumping (ad esempio quando due players si passano chips ad un tavolo cash).
Ma nei guai potrebbero finire anche i multi accounters (altro fenomeno negativo del poker online): giocatori che usano più conti e che violano i regolamenti di gioco. In genere, con il ban della poker room dovrebbe scattare in automatico una segnalazione, inoltre su questo tipo di conti le movimentazioni non sono mai costanti (in particolare negli MTT) e può esserci una “concentrazione anomala di vincite o perdite” in un arco di tempo limitato (come per il chip dumping).
Insomma, chi fino ad ora ha fatto il furbo potrebbe rischiare di finire sotto indagine (e con accuse pesanti considerando che il decreto è in materia di anti-riciclaggio), se solo le rooms rispetteranno gli obblighi di monitoraggio e segnalazione.
Particolare attenzione sarà posta sulla “tipologia di strumenti di ricarica utilizzati, la frequenza e le fasce orarie delle transazioni di ricarica del conto di gioco, l’individuazione di anomalie nell’utilizzo del conto di gioco per come desumibili dal rapporto tra depositi e prelievi”.
Vi sarà quindi un maggiore monitoraggio sull'uso delle monete elettroniche e carte prepagate.
Viene introdotta una norma non restrittiva, semmai favorevole, per i casinò e le agenzie di scommesse. La soglia minima – segnala Agimeg –, per la segnalazione delle giocate, passa da 1.000 a 2.000 euro.
Il titolare del betting shop dovrà identificare e verificare l’identità di ogni scommettitore che “richiede o effettua, presso il medesimo operatore, nell’arco di una stessa giornata una o più operazioni di gioco, per un importo complessivo pari o superiore a euro 2.000”.
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