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Everest Poker chiude in Francia: fine di un'epoca, ma quanti ricordi!

Per chi segue il poker da lungo tempo, questa notizia sarà un piccolo tonfo al cuore: Everest Poker, uno dei più noti brand del primo boom del settore, chiude i battenti nel suo mercato originario, ovvero quello francese.

Un classico tavolo di Everest Poker come si presentava qualche anno fa
Un classico tavolo di Everest Poker come si presentava qualche anno fa

La decisione era nell'aria, poichè già diversi anni fa la room era stata assorbita dal colosso BetClic, che per l'occasione venne ribattezzato in BetClic Everest Group. Il gruppo è stato fino ad oggi presente con entrambi i brand sul mercato online francese, che però è in sofferenza come altri mercati nazionali. Da qui la decisione, annunciata dal CEO di Betclic Everest Isabelle Andres: dal 28 aprile prossimo EverestPoker.fr cesserà di operare e i giocatori avranno un'ampia finestra temporale per decidere se incassare i fondi eventualmente presenti sul proprio conto o trasferirsi su BetClic.fr, che oltre ad essere dello stesso gruppo opera nella medesima piattaforma (Playtech). Secondo Andres non c'erano i presupposti per mantenere due room in un mercato, quello francese, che ha più volte rifiutato ipotesi di liquidità condivisa con altri paesi - come ad esempio l'Italia.

Cristiano Blanco, a lungo icona e uomo immagine di Everest
Cristiano Blanco, a lungo icona e uomo immagine di Everest

Peraltro, l'ingresso di Everest sul mercato italiano era stato a sua volta una sorta di tormentone nei primi anni del boom del .it, ma l'ipotesi non si concretizzò mai per una serie di ragioni, prima tra tutte la presenza di BetClic.it e le successive fasi di crisi dello stesso mercato che sconsigliarono definitivamente la scelta.

Ad ogni modo, la notizia segna un po' la fine di un'epoca. Per chi muoveva i primi passi nel poker nella seconda metà degli anni 2000, Everest era un brand particolarmente amato anche dai giocatori italiani e, numeri alla mano, poteva vantare un notevole traffico nel cash game, vero cavallo di battaglia della room che offriva un software semplice e immediato.

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Per molti anni Everest Poker è stato main sponsor delle WSOP di Las Vegas, ma i nostri ricordi più belli sono legati a figure come quella di Cristiano Blanco, a lungo ambasciatore della room al tempo guidata con sapienza da Marco Trucco, oggi country manager di PokerStars.it. Sulla scia del secondo posto all'EPT Dortmund 2007, Blanco è diventato uomo immagine di una room che poi ha avuto tra i suoi rappresentanti anche il simpatico Simone "babbolone" Coppari e l'ex campione italiano Francesco De Vivo, che proprio con i colori di Everest sfiorò la vittoria all'EPT di Copenhagen 2010, battuto solo da un autentico fenomeno come Anton Wigg.

Secondo quanto si apprende dal comunicato, Everest Poker continuerà ad operare in altri mercati, ma la sua dipartita dal mercato francese segna decisamente la fine di un'epoca.

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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