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Il fisco svedese incastra 50 grinder online milionari su siti offshore

ballas-slot-jackpot2Continua l'offensiva dell'amministrazione fiscale svedese nei confronti dei grinder online: la temuta agenzia Skatteverket ha ottenuto informazioni su più di 50 “gamblers” scandinavi, grazie ad una nuova collaborazione con paesi ritenuti a tutti gli effetti "paradisi fiscali".

A dare notizia è la radio di stato svedese dal suo sito internet: i giocatori coinvolti sono stati identificati dal fisco dopo aver vinto consistenti somme di denaro su rooms che hanno la licenza in paesi extra UE. La maggior parte degli indagati sarebbero poker players professionisti.

In Svezia, la legge fiscale per il gioco online è chiara: se i gamblers giocano su siti con licenza rilasciata in paesi non all'interno dell'Unione Europea, devono dichiarare le tasse sulle vincite lorde.

Fino al 2012 era così anche per PokerStars e Full Tilt, ma da quando sono attive le licenze maltesi, le due poker rooms sono ritenute piattaforme europee ai fini fiscali e pertanto, per il Governo di Stoccolma, le vincite sono esenti da qualsiasi prelievo.

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Il problema riguarda il periodo precedente e, su questo aspetto, tremano i big come Isildur1. Dag Hardyson, responsabile dell'agenzia fiscale per quanto riguarda gli accertamenti sul web, ha dichiarato alla radio: "è la prima volta che abbiamo usato questi canali per ottenere informazioni su persone non identificate. E stiamo ottenendo info eccellenti dai paradisi fiscali. Questa strategia ha pagato".

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Bisognerà verificare ora se pagheranno anche i players coinvolti in questa maxi indagine. Sempre secondo la radio di Stoccolma, Hardyson e i suoi colleghi hanno trovato informazioni riguardo importanti vittorie dei poker pro su siti che non vengono considerati dal fisco regolari.

I Governi dei “paradisi fiscali” hanno collaborato con le autorità nordiche: dal 2012 ad oggi, sono state certificate vincite per 250 milioni di corone svedesi (circa 27,5 milioni di euro), ottenute dai grinder locali.

"Stiamo parlando - afferma Hardyson - di persone che giocano e vincono in maniera stabile, molti di loro sono professionisti". Uno tsunami si sta abbattendo sul poker svedese?

 

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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