Barry Greenstein ha voluto rendere pubblici i suoi forti timori sulla sicurezza di un'applicazione iPhone e iPad che viene utilizzata dai giocatori per sfidarsi nella nuova variante di poker cinese Open Face.
Il pro di PokerStars ha individuato una falla nel sistema informatico di sicurezza: in poche parole l'applicazione sarebbe facilmente violabile ed ha denunciato una possibile truffa da lui subita.
Greenstein - nel suo blog - ha raccontato di alcune partite sospette con un misterioso avversario: all'inizio avevano scommesso fino a 50$ a punto ma poi hanno aumentato la posta a 100$, usando l'applicazione incriminata per la distribuzione delle carte e tenere il punteggio. Il programma non è real money ma i giocatori puntano soldi veri con accordi privati paralleli.
L'avversario avrebbe - durante una partita con il giocatore statunitense - più volte centrato outs improbabili e Greenstein a questo punto si è insospettito: stiamo parlando di un professionista di fama mondiale, con molti anni alle spalle ed abituato ad ogni tipo di scoppio e di sorprese al tavolo verde.
Non vedendoci chiaro, il player di PokerStars ha contattato il nipote, esperto programmatore, che ha scaricato l'Open Face Poker ChPkApp e confermato che il sistema di sicurezza sarebbe vulnerabile e si presterebbe a possibili abusi.
Il nipote di Greenstein ha dimostrato che utilizzando un server proxy è possibile visualizzare in anticipo l'uscita delle proprie 13 carte.
La falla non sarebbe un vero e proprio errore dei programmatori, d'altronde l'applicazione è play for fun. Il problema riguardano le scommesse collaterali tra giocatori che incrementano l’esigenza di una maggiore sicurezza e integrità del gioco.