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In Brasile bandito il poker online? Ma per favore! Nuova legge e boom all'orizzonte

Il Brasile è ritenuto il mercato emergente per eccellenza del poker online: l'industria dell'e-gaming guarda con interesse a futuri investimenti nel paese sudamericano che potrebbe rilanciare il mercato del texas hold'em mondiale.

Ma il Governo, fino a poche settimane fa, sembrava molto indeciso. In un primo momento, complice il Ministero dello Sport, il poker sembrava tollerato e considerato una sorta di disciplina e competizione sportiva.

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Neymar è un appassionato di texas hold'em

A metà agosto però è stato pubblicato un documento ufficiale su JusBrazil che bandiva il  giochino - anche nella sua versione online - nei luoghi pubblici: "Qualsiasi cittadino che viene  sorpreso a giocare a poker online, o a qualsiasi gioco da casinò, tramite smartphone o tablet, in
un’area pubblica, rischia l’addebito di una multa”.

Pesanti le sanzioni previste: trasgressori potrebbero rischiare di pagare ammende che vanno  da 575$ a 575.000$, o nei casi più gravi, fino a tre mesi di reclusione dietro le sbarre.

Dilma Rousseff, la presidente del Brasile, ha però cambiato idea: ad inizio  estate si era opposta alla legalizzazione delle scommesse sportive online, ma l'improvviso  deterioramento dei conti pubblici, l'ha indotta a cercare nell'e-gaming una nuova fonte per le entrate fiscali del paese.

D'altronde, se il prezzo del petrolio continua a scendere a questo ritmo (oggi il brent è scambiato a 48 dollari, un anno e mezzo fa era ad oltre 100$), produttori come Brasile e Russia rischiano il crack.

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Dilma Rousseff, in una riunione con i principali ministri e i rappresentanti dei partiti politici di  coalizione, ha deciso quindi di legalizzare il gioco online.

Il Senatore Ciro Nogueira, come riporta PokerIndustryPro, l'anno scorso ha sponsorizzato un disegno di legge per la regolamentazione di ogni forma di gioco d'azzardo: dalle sale bingo  (gioco molto gettonato in Brasile) ai casinò, per passare alle lotterie e al poker online. Il tax rate  proposto era del 10%: 7% per il governo federale e 3% per i singoli stati.

Secondo questo studio, il gambling live e online potrebbe garantire entrate per 4 miliardi di dollari  l'anno.

La Rousseff ha presentato una nuova manovra finanziaria che prevede 17 miliardi di tagli alla  spesa pubblica. Rimane forte l'opposizione della destra radicale religiosa che in Brasile è sempre molto popolare, ma mai come in questa occasione, il gioco potrebbe essere regolamentato  in modo definitivo. Il presidente della Camera dei Deputati, Eduarco Cunha, ritiene che la proposta abbia ottime possibile di essere votata in modo favorevole, nonostante la sua personale avversione al gambling: "un paese che dipende dal gioco d'azzardo è come un lavoratore che guadagna poco e va al casinò per sistemare i conti familiari. Non possiamo andare al casinò per risolvere i nostri problemi".

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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