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La nuova Vegas in Europa: è derby tra Madrid e Barcellona

venetian-las-vegasLas Vegas Sands è l’operatore di gaming più importante al mondo (per capitalizzazione in borsa e proprietà immobiliari), il suo impero è esteso dal Nevada a Macao, passando per Singapore. Il suo ricchissimo magnate Sheldon Adelson però ha deciso di mettere piede anche in Europa.

Il sogno dell’ambizioso finanziere statunitense si sta avverando: costruire EuroVegas, una mega struttura dedita al gioco e all’ intrattenimento in Spagna, per un costo finale di 15 miliardi (!!) di euro. Il progetto creerà 180mila posti di lavoro (solo il resort avrà più di 20.000 camere) e sarà un attrazione per il turismo ma soprattutto per gli appassionati di poker e di gambling provenienti dal Vecchio Continente.

Il problema è però politico: si sta scatenando un derby, un “Super Classico”, tra Madrid e Barcellona, ovvero tra la Comunità regionale della capitale spagnola e quella catalana. Alla fine chi riuscirà a conquistare i favori del boss di Las Vegas?

Il 21 febbraio Sheldon Adelson si è presentato al Palau de la Generalitat di Barcellona dove ha incontrato i ministri dell’Economia e dello Sviluppo della Catalogna, Andreu Mas-Colell e Lluis Recoder. Presenti anche alcuni imprenditori catalani più in vista per garantire la realizzazione del progetto.

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La Comunità autonoma di Madrid però sembra in netto vantaggio: Aldeson ha già incontrato i rappresentanti castigliani in cinque occasioni: non si conosce però ancora il nome della location prescelta. Secondo quanto rivelato dal magnate di Boston a Forbes, la conclusione dell'affare dipenderà dal Governo spagnolo.

Gli statunitensi hanno posto condizioni importanti per la realizzazione del progetto: in primis dovranno essere previste delle deroghe allo Statuto dei Lavoratori. Adelson vuole garanzie precise sulla forza lavoro, con contratti collettivi meno rigidi e leggi sull’immigrazione più elastiche, con la possibilità di garantire un numero definito di permessi per lavoratori stranieri. Ma non solo: agevolazioni fiscali per 10 anni ed inoltre il Governo di Madrid dovrebbe garantire per un prestito da 25 milioni di euro. Inoltre Las Vegas Sands ha rivendicato anche delle non secondarie pretese operative: la possibilità per i clienti di fumare all’interno delle sale e di essere identificati solo quando cambiano più di 2.000 euro di chips, in barba a tutti gli altri casinò spagnoli.

Condizioni molto pesanti ma la Comunità regionale di Madrid sembra intenzionata ad andare avanti, nonostante la concorrenza dell’odiata Barcellona e le richieste di Adelson che rischiano di creare polemiche politiche a non finire, ma EuroVegas potrebbe rilanciare l'economia locale, dopo la gravissima crisi finanziaria degli ultimi anni.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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