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Dal blackjack al poker: il MIT regala un corso online tenuto dai pro

Quando si pensa al MIT - Massachusetts Institute of Technology, uno dei poli universitari di ricerca scientifica più apprezzati al mondo - viene subito in mente la storia del celeberrimo "Blackjack Team" che ispirò il film "21" (di cui QUI raccontammo la vera storia).

Gli appassionati di giochi di carte hanno da oggi una ragione in più per amare questo prestigioso ateneo: un corso di poker aperto a tutti, online e soprattutto gratuito.

Kevin Desmond, docente e coordinatore del corso
Kevin Desmond, docente e coordinatore del corso

Sì, avete letto bene. Si tratta di uno dei corsi inclusi nel progetto MIT OpenCourseWare, nato nel 2002 allo scopo di diffondere l'eccellenza nel sapere a larghe porzioni di pubblico, tramite la messa online di serie di lezioni universitarie tenutesi proprio all'interno del MIT.

Il corso, denominato "Poker Theory and Analytics", è nato dalla Sloan Business School, istituzione interna allo stesso MIT. Coordinato da Kevin Desmond, professionista di poker laureato proprio al MIT, il corso parte da un assunto fondamentale, ovvero i numerosi punti in comune tra poker e finanza. Quindi, con un approccio improntato alla Teoria dei Giochi, si pone come obiettivo di usare la strategia pokeristica come terreno di preparazione per "skillarsi" in risk management, e più in generale in tutte le decisioni relative al mondo del trading.

Il corso consiste in otto video-lezioni su altrettanti argomenti:

  • Introduction to Poker Theory
  • Analytical Techniques
  • Basic Strategy
  • Preflop Analysis
  • Tournament Play
  • Poker Economics
  • Game Theory
  • Decision Making
Bill Chen
Bill Chen

Per ciascuna di queste lezioni esistono dei PDF scaricabili delle presentazioni usate durante le lezioni - anche qui - assolutamente gratuite , così come l'intero pacchetto di materiale da studiare, scaricabile QUI (in tutti i casi è vietatissimo l'uso commerciale di tutto il materiale didattico). Per una adeguata comprensione di queste lezioni è necessario un discreto background matematico e statistico.

Un altro elemento che rende questo corso così interessante è il gruppo di relatori d' eccezione che Desmond ha assoldato: ad esempio, la lezione sulla Teoria dei Giochi è tenuta da Bill Chen, noto poker pro vincitore di due braccialetti WSOP, nonchè matematico e autore del celebre "The mathematics of Poker". Matt Hawrilenko, laureato a Princeton e assistente in psicologia clinica ma anche ex Full Tilt Pro e vincitore di un braccialetto WSOP, tiene invece la lezione sul "decision making".

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Infine, un altro pezzo imperdibile è la lezione "poker economics" tenuta da Aaron Brown, chief risk manager presso l'AQL Capital Management ma soprattutto autore di best seller come "The Poker Face of Wall Street" e "Red-blooded risk: the secret history of Wall Street".

“Ognuno di essi ha portato un punto di vista unico della sua esperienza, e dell'applicazione del poker in un'ottica di lungo periodo", dice Desmond, che ha previsto anche un momento pratico per i 150 studenti che hanno presenziato fisicamente alle lezioni durante lo scorso inverno.

A questo scopo, il MIT ha messo a punto un software che ha permesso loro di accumulare circa 5000 mani ciascuno, giocando contro gli altri compagni di classe - ovviamente in modalità play money. "La cosa più importante di tutte, per capire i meccanismi del poker, è giocare moltissime mani. E giocare online ha questo grande vantaggio di permetterti di accumulare esperienza molto più velocemente che dal vivo".

Una delle più prestigiose università al mondo, un corso di poker gratuito, diversi "vip" come professori. Al di là dell'ennesimo mattoncino portato alla causa della legittimazione del poker, questo è un regalo graditissimo per tutti noi.

Giornalista - Poker e Sport Editor
Nato nel 1972 in Calabria, pratica diversi sport con alterne fortune, anche per via di un fisico non esattamente da Guardia Svizzera. Dai primi anni ’90 ad oggi, il suo percorso lavorativo e di vita non ha mai smesso di accompagnarsi alle varie passioni: dalla musica alle arti visive, alla tecnologia e alla scrittura. Prima DJ in vari club, poi tecnico e regista televisivo, quindi giornalista. Nel 2006 scopre il Texas Hold’em che dal 2007 diventa il suo pane quotidiano, creando la prima redazione online interamente dedicata al poker, in Italia. Anche lo sport non ha mai smesso di essere parte della sua vita, seppur non vissuto ma raccontato. Da anni scrive di calcio, basket e tennis, con particolare amore per quest’ultimo, ben prima che diventasse sport nazionale con la Sinner-mania e tutto ciò che ne consegue.
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