La Dirección General de Ordenación del juego (DGOJ), l’ente regolatore per il gioco spagnolo, l’equivalente dei nostri “Monopoli” ha promesso tolleranza zero nei confronti di chi farà uso di VPN (Virtual private network) contestando il reato di frode telematica, in questo caso “frode di geo-localizzazione”.
Due mesi fa, come vi avevamo anticipato, il Governo spagnolo era uscito allo scoperto ed aveva annunciato multe record per l’uso di VPN e proxy per nascondere il proprio id e far risultare un server differente (in genere all’estero).
Naturalmente fanno un massiccio uso di VPN molti giocatori di poker spagnoli che vogliono giocare su rooms estere.
Da quando la Spagna è passata nel mercato condiviso con Francia e Portogallo, però ci sono parecchi poker players stranieri (europei, sudamericani e russi) che cercano di iscriversi alle rooms spagnole.
L’online iberico però sta diventando ogni giorno un terreno sempre più caldo su questo fronte, concetto ribadito pochi giorni fa dalla Dirección General de Ordenación del juego (DGOJ).
Per i vertici dell’agenzia governativa spagnola l’uso del Virtual private network o proxy (per nascondere IP del dispositivo) è una frode. Per evitarla il DGOJ delega l’operatore autorizzato a vigilare direttamente o attraverso società madri o società consorelle, facenti parte dello stesso gruppo, presenti in altre giurisdizioni.
Di fatto quindi saranno gli operatori a dover vigilare. Con la nota querelle di Gordon Vajo si è capito che PokerStars, per fare un esempio, ha già la tecnologia adatta per individuare l’uso di VPN.
Altre piattaforme comuni come Sky Go e Netlix invece hanno oramai una black list aggiornatissima con le principali VPN mondiali.
Non a caso anche il DGOJ ha invitato le poker rooms autorizzate a creare e gestire elenchi IP di proxy e VPN noti sul mercato. In questo modo una connessione di un player all’IP bannato può essere indice di un collegamento non regolare.
IL DGOJ invita inoltre le società licenziatarie a controllare i dati sull’identità e sulla residenza ed i mezzi di pagamento utilizzati. I regolatori iberici stanno prendendo molto sul serio questo trend dell’uso delle VPN e stanno facendo cadere le responsabilità sugli operatori legali. Sarà sempre più difficile nascondere o camuffare il proprio IP nell’e-gaming spagnolo.