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Negli States l’action online non si ferma: il boom delle Rooms Offshore (+25%)

[imagebanner gruppo=gazzabet]I grinder statunitensi non si fermano e continuano a macinare nonostante l’UIGEA e il Black Friday: se in Nevada e in New Jersey i mercati legali non riescono a decollare, l'action dei siti offshore cresce a dismisura. Secondo i dati relativi al 2014, l'offerta non autorizzata è aumentata del 25% mentre i siti legali hanno visto diminuire il proprio traffico del 20%. Numeri che mettono in discussione tutto il sistema statunitense.

Di recente, Winning Poker Network ha organizzato un torneo con un garantito da un milione che ha attirato un esercito di 1.800 runners, segno evidente che a seguito delle indecisioni della politica, molti appassionati statunitensi hanno deciso di tornare in azione.

Il problema principale riguarda la tutela dei fondi dei giocatori: con l'aggiramento del blocco UIGEA, spesso il denaro dei players passa per canali non convenzionali e, dalle notizie che arrivano dall'altra sponda dell'Oceano Atlantico, i cash out sono lenti nella media.

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La storia insegna inoltre che tutte le sale da gioco attive dopo il Black Friday negli States, hanno fatto una brutta fine: dalla "maltese" Everleaf a LockPoker. La confisca dei fondi da parte dell'FBI spesso è un elemento determinante che porta al fallimento delle rooms.

Le piattaforme di gioco non autorizzate, attive in questo momento negli States, sono principalmente quattro: Chico Newtork, Winning Poker Network, Merge Gaming (Carbon Poker) e Equity Poker Net (Full Flush).

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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