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Overlay da 2,5 milioni di dollari: salta una testa pesante!

ballas-casino-torneoNel mondo del poker è raro assistere a rese incondizionate e le dimissioni sono sempre da classificarsi come un evento eccezionale. Pensiamo, ad esempio a Ray Bitar, CEO di Full Tilt che portò la red room alla rovina finanziaria, ma che mollò la propria poltrona solo un anno dopo il famoso crack, con la vendita a PokerStars.

In Florida, due settimane fa, il Seminole Hard Rock Poker Open ha registrato un overlay record di 2,5 milioni di dollari, dopo aver messo in palio un montepremi garantito da 10 milioni. Idea “azzardata” dal direttore marketing Ray Stefanelli. Lo stesso responsabile – in questi giorni – ha reso noto di essere vicino a rassegnare le dimissioni.

Ma è troppo facile giudicare ex post (a posteriori). L’anno scorso, la medesima idea di Stefanelli, fruttò un profitto di 2 milioni al casinò di Hollywood (sud Florida). Quest’anno le cose non sono andate come sperato, forse per la vicinanza periclosa dell’EPT di Barcellona che non ha permesso a molti pro americani di raggiungere la Florida con comodità.

Stefanelli sembra intenzionato a dimettersi dall’Hard Rock ma il manager dovrebbe comunque cascare “in piedi”, avendo già trovato un’altra occupazione. Tornerà in New Jersey, al Borgata Casinò, dove aveva già lavorato per 7 anni nel marketing.

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Non è la prima volta che un overlay mette in crisi management e casinò. Il caso più eclatante a Cannes nel 2012: il Partouche Poker Tour (il torneo francese più prestigioso) che non riuscì nel 2012 a raggiungere il garantito di 5 milioni. La direzione del torneo, in un primo momento, annullò il “garantito” ma sui forum internazionali scoppiò in poche ore lo scandalo ed alla fine intervenne Patrick Partouche che scese in campo e garantì la copertura dei 5 milioni di euro.

Pochi mesi dopo, il gruppo Partouche decise di annullare per sempre il Main Event di Cannes e il calendario internazionale perse uno degli appuntamenti più esclusivi.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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