Alla Camera dei Deputati è in corso l’iter di conversione del Decreto Milleproroghe che ha posticipato il termine del bando di gara per il poker live al 30 giugno 2012. Un ritardo che – in base alla relazione dei tecnici della Camera – potrebbe causare danni all’Erario per 80 milioni di euro.
La “Legge Comunitaria” del 2008 aveva previsto la pubblicazione di un regolamento attuativo, ai fini di disciplinare il settore del poker sportivo. Nell’arco però di quasi quattro anni, è giunta notizia dell'esistenza della prima versione del testo del decreto solo nella primavera del 2011, quando è stato esaminato (e bocciato) dal Consiglio di Stato.
E’ così intervenuto a luglio, l’ex Ministro dell’Economia Giulio Tremonti che ha in parte riscritto – in Finanziaria – i limiti e le regole generali del settore, ridando slancio al progetto (ambizioso) di voler creare una rete di poker rooms live autorizzate da AAMS. Il bando si sarebbe dovuto tenere, al massimo, entro il 30 novembre 2011 ma così non è stato e del regolamento non si è avuta più notizia.
Nei documenti previsionali (ufficiali), allegati alla Manovra Finanziaria di luglio, Tremonti ed i suoi collaboratori avevano previsto che gli italiani avrebbero giocato 1 miliardo di euro nel 2012, in 500 card rooms, già attive.
Aver posticipato il bando rischia di causare danni significativi all’Erario ed è un tipico esempio di come i ritardi burocratici nel nostro paese possano rappresentare uno spreco di risorse sia per il settore privato che pubblico.
La Manovra Finanziaria aveva stabilito l’assegnazione di 1.000 concessioni AAMS, al prezzo minimo (base d’asta) di 100.000€. I tecnici del Ministero dell’Economia avevano previsto l’attivazione di 500 sale solo nel 2012, con un ritorno diretto di 50 milioni di euro.
Tenendo inoltre conto della tassazione calcolata al 3% sulla raccolta, per le stime del Ministero, l’Erario avrebbe incassato altri 30 milioni nel primo anno, per un totale di circa 80 milioni di euro.
Si è però arrivati alla proroga, dovuta a cause ignote ed il Governo Monti ha deciso di inserire il live nel Milleproroge. Nella relazione che accompagna l’iter di conversione del Decreto, i tecnici della Camera hanno analizzato l’impatto dell’articolo 29 (contenente norme in materia di giochi pubblici) nel settore del bingo, del poker sportivo e delle scommesse, ed in particolare i riflessi di tali ritardi sulle casse del fisco.
“Si ricorda che la relazione tecnica e il prospetto riepilogativo degli effetti finanziari riferiti alla norma che ha previsto l’aggiudicazione di concessioni in materia di poker sportivo (articolo 24, comma 34, del D.L. 98/2011) hanno ascritto a tale assegnazione (1.000 punti di esercizio) un effetto di gettito pari a 50 milioni di euro nel 2011 (500 diritti assegnati al prezzo minimo di 100.000 euro) e pari a 30 milioni di euro all’anno a decorrere dal 2012 in termini di prelievo erariale (3 per cento su una raccolta stimata in 1 miliardo di euro)”.
La relazione tecnica giunge a conclusione che gli effetti negativi di tali ritardi (riguardano anche il bando per le scommesse e non solo per il poker) sono compensati dai risultati favorevoli dell’intero settore del gioco pubblico.
Nessuno però potrà negare che posticipare ancora una volta il bando ha comportato uno spreco di risorse per l’Erario e per l’intero settore, anche in termini occupazionali e di investimenti privati. Un danno di non poco conto se si considerano le recenti previsioni sulla disoccupazione giovanile e sulla necessità avvertita da Governo Monti di incrementare le entrate fiscali.