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Poker online: gli italiani spendono sempre di più

poker-online-italiaGli italiani spendono sempre di più ai tavoli virtuali, in particolare nel poker online e nei casinò che hanno superato nella spesa tutti gli altri giochi. Il denaro raccolto è stato pari a 8,4 miliardi di euro – secondo le stime ufficiali AAMS –  con un salto del 167% rispetto a dodici mesi fa, quando il settore valeva 3,1 miliardi ma era ancora incompleto nell’offerta. La spesa è – di conseguenza – in crescita del 15,2%. Senza dubbio le novità introdotte a luglio hanno dirottato molti players dalle piattaforme estere a quelle autorizzate dai Monopoli.

Negli ultimi 12 mesi, gli italiani hanno speso 433,5 milioni nel poker e nei casinò online, rispetto ai 376,4 del 2010. Non sono ancora stati forniti i dati per ogni singolo gioco ma vi è stata comunque un incremento deciso per il texas hold’em. D’altronde fino a luglio, il tasso di crescita della spesa dei giocatori italiani era in deciso territorio negativo (il picco a maggio con una regressione del 18,5%) ma il cash game ha dato una spinta decisiva e già ad agosto (un mese tradizionalmente sfavorevole per l’online) si registrava un +55,4%. Payout (la percentuale del denaro giocato che torna nelle tasche dei giocatori) medio del 97% registrato nel 2011

Poker e casinò leader nella spesa
Il 2011 ha segnato un punto di svolta per gli equilibri di mercato del gioco telematico: gli italiani spendono di più nel poker e nei casinò rispetto a tutti gli altri giochi, con un 58,9%. E’ evidente che la preferenza dei giocatori – nel lungo periodo -  va verso quei giochi che presentano payout più favorevoli. Seguono le scommesse sportive che rappresentano il 28,4% della spesa dei nostri connazionali ed il bingo (7,5%). Tutti gli altri presentano percentuali minime: scommesse ippiche (1,6%), gratta e vinci (1,5%), superenalotto (1%). Per l’industria dell-egaming il poker è divenuto oramai un elemento centrale.

Gaming online
Dando uno sguardo all’intero settore, il gioco su internet, grazie alle novità introdotte dalla Legge Comunitaria, ha registrato una raccolta pari a 9,4 miliardi di euro secondo i dati ufficiali raccolti da AAMS, in crescita del 104%, rispetto ai 4,8 miliardi del 2010. La spesa effettiva (e qui pesa il bilancio sul betting sportivo ed ippico ma anche su altri giochi) però non è cresciuta in modo del tutto proporzionale. Alla fine gli italiani hanno speso il 6,6% in più nell’ultimo anno solare.

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Scommesse e bingo
La raccolta nelle scommesse è diminuita (da 1,3 a 1,1 miliardi), così la spesa annuale nel betting che ha registrato un -1,9% (ma il payout è stato sfavorevole a dicembre per i giocatori, avvantaggiando il banco). In calo anche le lotterie mentre il bingo su internet cresce quasi del 25%.

Altri giochi
Naufraga la versione online dei gratta e vinci (-33,7%) e delle scommesse ippiche (spesa minore del 32,1%). Diminuisce la raccolta ma aumenta in modo deciso la spesa degli italiani verso il SuperEnalotto telematico (+34,2%) che presenta quindi un saldo sempre più negativo per i gamblers.

Erario
Lo Stato ha guadagnato dal gioco su internet 178 milioni di euro. Skill games e tornei di poker hanno prodotto un flusso di 67 milioni, altri 28 sono derivati dal poker cash game e dai casinò per un totale di 95 milioni, più della metà per quanto riguarda il gioco telematico. Le scommesse sportive hanno prodotto entrate fiscali per 46 milioni. Nel 2012 si prevede un deciso incremento per il gioco telematico: i nuovi games potranno “lavorare” a pieno regime per 12 mesi e non 5 come è successo nel 2011.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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