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Poker online: in Belgio multe ai players, 007 negli States

007-pokerTutto il mondo è paese ed i Governi europei non stanno a guardare: vogliono preservare le preziose entrate fiscali provenienti dal gioco online, dichiarando guerra alle piattaforme internazionali.  Se il premier Mario Monti minaccia maxi multe ai giocatori italiani (ma la norma deve ancora essere approvata in Consiglio dei Ministri), non è da meno il Belgio, mentre in Danimarca si affidano alle “spie”, per non parlare della Serbia che ha già stilato la sua lista nera.

D’altronde il black-friday ha fatto scuola e gli Stati Uniti continuano a monitorare le società offshore ed in questi mesi hanno messo in campo addirittura i servizi segreti per confiscare i fondi ad una nota poker room europea (Everleaf), passando addirittura dal Liechtenstein, dove una società collegata gestiva i pagamenti dagli USA per aggirare l’UIGEA. Everleaf ha immediatamente bloccato l’accettazione di gioco dagli States ed anche dalla Francia e da Malta. Gli agenti americani per mesi hanno aperto account e giocato sulla piattaforma per riuscire a ricostruire il percorso dei flussi finanziari. 

Il gioco offshore mette a nudo le incompatibilità tra le varie normative e la Corte di Giustizia Europea non perde occasione (vedi sentenza Costa-Cifone) per ribadire i principi di libertà di stabilimento e di servizi all’interno dell’Unione in materia di gaming. Proprio in questi giorni, il commissario del mercato interno, Michel Barnier ha fatto capire che la Commissione non è indifferente alle evoluzioni in materia; oramai gli interessi in “gioco” non si possono più trascurare. Il problema è comune e riguarda molti paesi membri.

"La Commissione – ha dichiarato Barnier - vuole creare un quadro chiaro sulla questione del gioco online, con lo studio ed il monitoraggio delle diverse normative nazionali, e con la valutazione di possibili incongruenze con il Trattato Europeo". In particolare Barnier ha fatto capire che verrà individuato un nucleo di norme comuni a tutela dei consumatori e dei players. Vi sarà quindi uno standard minimo di regole che dovrà essere rispettato da tutti gli Stati membri. Si tratta di un processo lungo ma potrebbe essere il primo presupposto per creare un mercato interstatale comune tra Italia, Francia e Spagna per poi allargarlo agli altri mercati.

In attesa dei risultati del Libro Verde che saranno pubblicati dalla Commissione Europea, come previsto, il 2012 sarà un anno molto difficile per le rooms internazionali, strette dalla morsa dei Governi europei e non solo.

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Il Belgio ha assunto una posizione decisa nei confronti dei propri residenti che saranno sorpresi a giocare su siti non autorizzati: le multe variano da €26 a €25.000. Gli operatori invece potrebbero essere condannati a pagare sanzioni fino a €100.000 per ogni infrazione. Al momento sono state autorizzate 6 rooms, comprese PokerStars e Partouche. La black list aggiornata la scorsa settimana invece vede incluse note sale come 888, Everest e Chillipoker (che ha già dichiarato di non accettare più giocatori dal Belgio).

Anche in Danimarca, per raccogliere gioco a Copenaghen e dintorni, le società dell’e-gaming devono acquisire una concessione. La DGA, l’autorità per il gambling, ha invitato cittadini e aziende a segnalare operatori che raccolgono gioco in modo illegale. Gli avvisi verranno raccolti da una speciale task-force che procederà ad accusare di frode i siti irregolari e sanzionare i giocatori.

E’ in via di regolamentazione anche il mercato in Serbia e la Gaming Commission locale ha già invitato i service provider ad oscurare 70 siti di gambling. Tra i bookmakers inibiti e più attivi troviamo Bwin.com, Mybet, Bet-at-home, 888, Betfair, SkyBet e William Hill.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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