A metà ottobre è atteso il piano di azione da parte della Commissione Europea per il poker ed il gambling online. Il testo è pronto ed alcuni lo hanno definito storico: siamo ad una svolta epocale sulla regolamentazione del gioco su internet? L’esecutivo sta agendo su pressioni forti del Parlamento di Strasburgo e non solo.
E’ clamorosa l’anticipazione da parte di Sigrid Ligné, segretario generale dell’EGBA, l’associazione degli operatori europei: “la Commissione vuole un mercato unico online”.
Da Bruxelles potrebbe quindi giungere l’assist decisivo: l’obiettivo è quello di uniformare le regole per creare un’unica area protetta e regolamentata. Il Commissario per il Mercato Interno Michel Barnier è consapevole delle problematiche: “è decisivo che gli operatori autorizzati possano offrire prodotti attrattivi per competere con i siti illegali”.
Per farlo ci vorrà una tassazione equa e uniforme ma non solo. Per il poker ed il Betting Exchange, ad esempio, è necessario creare un’unica piattaforma europea, con liquidità condivisa nei vari paesi.
Le società dell’e-gaming chiedono un’azione forte da parte della Commissione per ridurre la frammentazione nell’area euro ed elevare la tutela dei consumatori. L’EGBA è scesa in campo in queste ore con un messaggio risoluto: “E’ assurda – dichiara Sigrid Ligné - la situazione attuale, nella quale si registrano ben 27 mini mercati interni nel Vecchio Continente. Alla Commissione abbiamo chiesto l’introduzione di norme comuni, per garantire un’adeguata protezione degli utenti e per mantenere un ambiente legale in tutta l’Unione. La Commissione ritiene necessario un mercato unico per lavorare in maniera adeguata, come nell’offline. Bruxelles non può più permettersi di ignorare un settore come quello dei giochi online che nel 2010 rappresentava 8,5 miliardi di euro e nel 2015 passerà a 13 miliardi di guadagni”.
L’EGBA ha anche presentato una nota scritta contro la regolamentazione tedesca sul gioco online, sposata da 15 regioni. Il ricorso potrebbe bloccare l’assegnazione delle licenze in Germania. Nel frattempo anche in Olanda si sta lavorando ad una nuova storica legge.