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PokerStars (Amaya) ingaggia super manager in vista di una clamorosa fusione

In Gran Bretagna si inseguono rumors di una possibile operazione di fusione/incorporazione da parte di Amaya-PokerStars. La multinazionale canadese ha avviato trattative serrate con Robin Chhabra, direttore per la "strategia e lo sviluppo aziendale" di William Hill, il bookmaker britannico che doveva incorporarsi con Rational Group, per un affare valutato 5 miliardi di sterline.

Le resistenze del primo azionista di William Hill sui costi di gestione di Amaya hanno però fatto saltare la trattativa. Ed è questa - secondo gli analisti - una delle ragioni principali del recente taglio del vip system da parte di PokerStars.

Secondo fonti molto attendibili riportate dal tabloid The Sunday Times, Robin Chhabra avrebbe accettato la corte di Amaya Gaming ed entro fine anno, il principale gruppo mondiale del poker online potrà contare su uno dei massimi esperti di M & A, Mergers e acquisitions, fusioni ed acquisizioni, anche se è vero che William Hill è stato l'unico bookmakers inglese, negli ultimi tre anni, a non aver fatto operazioni simili, al contrario dei suoi diretti competitor come Ladbrokes-Eurobet-Coral-Gala, PaddyPower-Betfair e GVC-Bwin.Party.

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Con PokerStars forse si è intrapresa la trattativa più seria e concreta ma alla fine l'operazione è sfumata. Ci hanno provato invano anche Rank Group e 888 Holdings, ma gli azionisti di William Hill hanno rimandato al mittente le offerte, rimanendo però esposti dopo i mutamenti radicali del mercato britannico, con l'introduzione del prelievo fiscale del 15% obbligatorio in UK, a seguito della novità dell'introduzione del criterio del "punto di consumo". E Brexit potrebbe complicare ancor di più i piani.

Un onere ulteriore che obbliga le betting company a fondersi per ridurre l'impatto dell'aumento della pressione fiscale, tagliando costi. PokerStars ha voluto mantenere i propri clienti britannici nel pool del .com ma ha dovuto pagare un extra fiscale, tagliando il proprio vip system. Con un sacrificio reciproco, i players inglesi sono riusciti a rimanere nel pool del .com.

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Un'operazione di incorporazione è data imminente in Gran Bretagna. D'altronde, dopo aver saldato il debito con le banche, a seguito dell'operazione di acquisto di Amaya nei confronti di PokerStars-Full Tilt, per 4,9 miliardi di dollari, i vertici a Montreal hanno assicurato gli investitori che nei prossimi mesi si prevedono nuove acquisizioni.

E se Robin Chhabra fosse la testa di ponte di William Hill per ricucire lo strappo tra gli azionisti e pianificare la storica fusione  da 5 miliardi di sterline?

Gli analisti danno per scontato che Amaya voglia diversificare: oltre al poker online, BetStars deve diventare un brand forte nelle scommesse sportive e così deve essere rafforzato l'asset casinò. Secondo la relazione annuale al bilancio del 2016, i ricavi derivanti da betting e casinò sono aumentati del 99%, pari a 271,3 milioni di dollari rispetto ai 136,3 milioni del 2015.

Lo stallo nel mercato americano (nonostante gli ingenti investimenti in lobbing in California e l'ingaggio dell'attore Kevin Hart) sembra indurre PokerStars a puntare forte sui mercati extra poker e Robin Chhabra è ritenuto la stratega per incorporare altri gruppi e rafforzare questi asset. La crescita delle revenues derivanti dai mercati extra poker potrebbe indurre William Hill a cambiare idea.

In tutti i casi, il futuro manager sembra avere l'esperienza giusta per pianificare nel migliori dei modi lo sviluppo nel mercato del betting. Ma gli analisti attendono un 2017 molto caldo con i gruppi Amaya, Rank Group, William Hill e 888 Holdings grandi protagonisti in operazioni di fusioni ed incorporazioni.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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