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Randy Blumer: la storia dell'uomo che ha inventato il poker online con 30.000$

Randy Blumer, ex ingegnere della Royal Canadian Navy, è l'uomo che - secondo i media americani - ha creduto per primo nelle potenzialità del poker online real money, lanciando la prima room: Planet Poker, nata l'1 gennaio 1998.

Giovanissimo si è trasferito in Germania con la famiglia. In terra tedesca è entrato in contatto con alcuni rounders di poker e si appassionato subito al gioco.

A 21 anni è volato a Las Vegas per la prima volta ed è scattato l’amore a prima vista con il Limit Texas Hold'em.

Dopo aver lavorato nella Marina Militare canadese (ed aver partecipato come ingegnere meccanico ad uno dei più importanti progetti di produzione navale del suo paese), nel 1997 si è congedato per coronare il “temerario” sogno di lanciare il texas hold’em su internet.

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Essendo un giocatore amatoriale, per riuscire nell’impresa, si è avvalso della consulenza di due guru come Mike Caro e Roy Cooke. Il problema era il budget ristretto.

Il suo progetto però, alla fine degli anni '90, è stato accolto con scetticismo dalla community pokeristica ed i pregiudizi erano all’ordine del giorno: "come si può giocare a poker senza vedere i tuoi avversari negli occhi?", "il bluff presto verrà svelato...".

"Tutti sostenevano - racconta Blumer - che questa idea non avrebbe mai avuto successo. C'era un sacco di gente che si opponeva a questo progetto". Un temerario...

E' riuscito a raccogliere – da alcuni investitori - circa 30.000$ ed ha siglato un accordo con una software house (ASF Software) di Atlanta. Dopo aver posizionato i server in Costa Rica, l’avventura è partita.

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Alla fine del 1997 il sito è andato online in modalità for fun, real money solo dall'1 gennaio 1998, una data storica per il settore.  "Abbiamo subito avuto la percezione che l’idea era destinata a raccogliere una bella dose di successo: fin dai primi giorni, i players giocavano 10, 12 ore anche in modalità gratuita. C'era fame di poker in rete".

"Gli utenti volevano giocare il più rapidamente possibile, così abbiamo deciso di non appesantire il sistema con avatar più curati, come era nelle intenzioni iniziali". Per scaricare il client erano necessari circa 16 minuti ma il software non era molto stabile.

Ben presto sono arrivati i primi problemi per Planet Poker, con crash improvvisi nei momenti meno opportuni. Il sito è rimasto offline anche giorni interi. L'avvio non prometteva nulla di buono ma l'assenza di concorrenza per fortuna induceva la community dei giocatori ad un certo grado di tolleranza.

Dietro le quinte però i softwaristi lavoravano giorno e notte per migliorare la stabilità della prima piattaforma della storia del poker online. Ed, in modo graduale, il servizio è migliorato.

Si giocava ai limiti 3$-6$ Limit Hold'em con buy-in minimo da 30$. Ben presto vi è stato un level up dell’offerta a 5$-10$ e 10$-20$. La rake era pari al 5% del pot, fino ad un massimo di 3$. E' l'alba di una storia lunga ed affascinante

Fine prima parte - continua

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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