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Sheldon Adelson, il magnate di Las Vegas, ha inaugurato a Macao un altro gioiello di famiglia dopo il Venetian: si tratta del Sands Cotai Central, uno dei casinò resort più estesi del pianeta con 6mila camere e due sale da gioco a tema: Himalaya e Pacifica.
Durante la presentazione di questo immenso complesso, Adelson si è sbilanciato sul progetto spagnolo EuroVegas e per vincere le resistenze politiche interne, il miliardario statunitense ha annunciato che raddoppierà l’investimento iniziale: dai 15 miliardi di euro previsti, Adelson ne stanzierà ben 26,7.
L’area divertimento che dovrà sorgere in Spagna, avrà un’ampiezza pari a metà della Strip, con la costruzione di sei casinò per 1.065 tavoli da gioco e 18.000 slot. A queste condizioni diventerà un punto di riferimento anche per il poker europeo. Ma non solo: tre campi da golf, nove teatri e un auditorium da 15.000 posti, con 12 villaggi turistici e 36.000 camere. Una vera e propria Las Vegas in versione iberica, la cui costruzione richiederà quasi 10 anni.
Il progetto creerà 170.000 nuovi posti di lavoro più altri 100.000 indiretti, derivanti dall’indotto. Ancora da stabilire la location: le Comunità di Madrid e Barcellona si stanno contendendo i favori di Adelson che prevede in Europa la nuova frontiera del gioco. D’altronde il ricco magnate è abituato a vincere anche le scommesse più difficili: dal nulla è riuscito a guidare Las Vegas Sands in un colosso, trasformandola nel primo operatore mondiale.
A Macao ha sconfitto lo scetticismo generale, rilanciando a livello turistico (con la costruzione del Venetian) una zona periferica (fino a qualche anno fa sommersa dal mare) come Cotai Strip, dove sorge anche il nuovo Sands Cotai Central.
Per non parlare di Singapore, nuovo mercato aperto da Adelson: il Marina Bay si è rivelato un investimento intelligente con fatturati record già nei primi anni di attività. Tutto quello che tocca diventa oro e in Spagna lo sanno benissimo.
